Hong Kong. Cambio di militari al confine, finita la pazienza di Pechino?

Notizie Geopolitiche –

Potrebbe essere davvero finita la proverbiale pazienza dei cinesi. I militari di stanza al confine con Hong Kong sono infatti stati sostituiti nelle ultime ore con altri reparti delle Forze armate, un fatto inquietante se sommato al divieto di manifestazioni per sabato. Va detto che da Pechino è stato comunicato che il cambiamento dei militari risponde ad un’operazione “ordinaria annuale approvata dalla Commissione militare centrale” e che nello stesso momento sono state cambiate le truppe in diverse basi navali e militari, da Macao a Huanggang, ma dopo 12 maxi-manifestazioni ad Hong Kong, con una che in giugno ha visto la partecipazione di 2 milioni di persone e il 18 agosto di 1,7 milioni, il governo centrale potrebbe davvero passare dalle minacce ai fatti. Le nuove truppe, circa 8mila uomini, giunte al confine di Hong Kong potrebbero essere state incaricate di intervenire, anche perché le ultime edizioni delle manifestazioni antigovernative hanno visto episodi di violenza come il lancio contro gli agenti di bottiglie molotov.
Nonostante le pressioni della piazza la governatrice Carrie Lam ha annunciato due giorni fa l’intenzione di non dimettersi, ma l’insofferenza verso la Cina, soprattutto per la graduale erosione dell’autonomia territoriale dell’ex colonia britannica, cresce di giorno in giorno.
La protesta è iniziata per la proposta di legge del governo locale di estradare, se richiesto dalle autorità centrali, oppositori politici e criminali per essere processati altrove, mentre l’ondata della protesta degli Ombrelli del 2017 era perché il Comitato permanente del Congresso del Popolo nazionale (Npc) aveva introdotto un sistema elettorale che prevedeva e prevede tutt’ora per l’elezione del capo del governo locale la scelta fra due o tre candidati ricavati da una rosa di nomi approvati da Pechino, ovvero “patriottici”.
Si sta insomma gradualmente indebolendo il proposito del “un paese, due sistemi” annunciato enfaticamente nel 1997, quando l’ex colonia britannica è ritornata sotto il controllo di Pechino.
Divenuta colonia britannica dopo la Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842), Hong Kong si espanse nel 1898 fino a comprendere il perimetro della penisola di Kowloon. In base ai trattati sarebbe rimasta britannica per 99 anni, com’è stato.
Amministrata come provincia speciale, è sede di uno dei principali centri finanziari internazionali. Conta 7 mln e mezzo di abitanti.