I curdi hanno guerriglieri donne, il tallone d’Achille dell’Isil

di Maryam Hanifi – 

peshmerga donneERBIL. Le forze dell’Isil hanno a che fare con un problema per loro devastante: secondo l’interpretazione dell’Hadith islamica, se i seguaci di Salaf-e-Saleh (Precursore dei giusti) vengono uccisi da guerriglieri di sesso femminile, si chiudono definitivamente per loro le porte del Paradiso.
Fra i  curdi che combatto il gruppo qaedista vi è una forte componente femminile: un rapporto del Wall Street Journal riporta un paio di interviste ad alcuni jihadisti, i quali dichiarano che chi si è recato in Siria e in Iraq ha la missione di essere ucciso come martire; essi si chiedono quindi perché essere uccisi se non vi è la possibilità di entrare in Cielo?
Dal 2012 ad oggi sono stati eliminati più di 6mila miliziani dell’Isil in Iraq e, a quanto sembra, le anime di un gran numero di loro non potrà mai toccare l’Houri (le belle donne del Cielo), perché sono stati uccisi da donne.
Grazie ai guerriglieri-donne curdi esiste quindi un arma bio-politica.

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