Il ministro cinese Wang inizia il suo tour europeo dall’Italia

'Una cooperazione della quale beneficeranno tutti i popoli del mondo'.

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Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dato il via oggi al suo tour europeo per implementare i rapporti diplomatici e commerciali in un momento di guerra commerciale con gli Usa, e in una settimana sarà in Italia, dove è giunto oggi, quindi in Olanda, Norvegia, Francia ed infine in Germania, presidente di turno dell’Unione Europea.
La Cina, che punta ad entrare in Europa con la rete 5G e a realizzare la cosiddetta “Nuova via della Seta”, non può aspettare l’esito delle elezioni di novembre negli Usa, per cui intende consolidare i rapporti con il Vecchio continente, politicamente più stabile.
La visita in Italia assume assume rilevanza alla luce della firma due anni fa con il governo Conte di un memorandum d’intesa per la realizzazione della Nuova via della Seta, che dovrebbe interessare il porto di Trieste, e Wang in conferenza stampa con il collega Luigi Di Maio ha sottolineato come i due paesi sono “partner naturali”, con l’Italia “forza motrice” dell’iniziativa. Un memorandum d’intesa che, è bene ricordare, non è andato giù all’amministrazione Trump, come pure ha suscitato dubbi e borbottii fra le cancellerie europee.
Per Wang l’Ue deve cooperare al mantenimento di “un ordine mondiale basato sul multilateralismo, sul libero mercato e sulla globalizzazione”, e “La Cina e l’Unione Europea si aiutano e si sostengono a vicenda, creando anche un buon esempio di cooperazione internazionale. I cinesi dicono che se mi dai una pesca, in cambio ti do una prugna. Quindi abbiamo una tradizione di aiutare gli altri nella difficoltà. Non abbiamo mai dimenticato gli aiuti che l’Ue ci ha dato nel momento difficile e non vogliamo restare fermi a guardare davanti alle difficoltà che l’Ue sta affrontando”. Ha poi aggiunto che “Un’Europa unita, stabile e prospera è importante non solo per l’Ue stessa, è importante per tutto il mondo. Questa è la nostra posizione e il nostro giudizio strategico”, e che dei rapporti fra i due insiemi beneficeranno le popolazioni di tutto il mondo.
“Dobbiamo – ha aggiunto il ministro – concentrarci sui nostri interessi comuni per mantenere uno stato salutare e stabile delle nostre relazioni”.