di Bessen Ben Dhaou –
Permangono l’incertezza e la mancanza di prove concrete sul fenomeno del terrorismo, al punto che ormai il problema è diventato di carattere globale: fino ad oggi è stato difficile conoscere i veri responsabili che adottano la strategia del terrore per raggiungere obbiettivi politici oppure economici chiari, per cui si tende ad identificare gli atti terroristici con la religione islamica.
Tale grave errore ha consentito a molti di aggredire le comunità islamiche in più parti del mondo, nonostante la religione non c’entri nulla; l’Islam infatti appoggia le sue basi sul sacro Corano e sulla Sunna del profeta Maometto, testi che non contengono alcuna indicazione di attaccare i civili o di provocar loro danno di qualsiasi tipo.
Tuttavia con la scusa del terrorismo diverse potenze operano con i rispettivi sevizi di intelligence nei vari paesi, come nel caso della Tunisia, dove per lottare contro l’”industria del terrorismo” si sono introdotti diversi interessi per mettere le mani sulle risorse naturali ed orientare la vita politica ai propri interessi: evidentemente vale il detto “se hai voglia di dormire tranquillo, creai problemi e fornisci le soluzioni”
