Iran. Soleimani: la magistratura vuole processare Trump per terrorismo e omicidio

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Il presidente Usa Donald Trump non si è scomposto più di tanto alla notizia secondo cui la magistratura iraniana voglia procedere contro di lui, ovviamente in contumacia, per essere responsabile dell’omicidio del generale Qassem Soleimani agli inizi di gennaio.
Soleimani, vera spina nel fianco degli Usa in Medio Oriente, era arrivata dopo che il 31 dicembre si era svolta davanti all’ambasciata Usa a Baghdad una manifestazione accesa di gruppi politici sciiti, esageratamente dipinta dai media occidentali come “assalto”. La protesta era stata indetta per i raid Usa sulle basi di Kataib Hezbollah, costati la vita di 25 combattenti e il ferimento di 55, azione a sua volta seguita all’uccisione di un mercenario statunitense a Kirkuk.
Il generale iraniano, capo di Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran), era stato ucciso nei pressi dell’aeroporto di Baghdad da un raid Usa insieme ad altri alti ufficiali ed esponenti sciiti tra i quali Abu Mahdi al-Muhandis, leader della principale milizia sciita irachena Hashd al-Shaabi.
A voler processare Trump è il giudice Ali Alqasimehr, il quale lo ha accusato di “terrorismo ed omicidio” ed ha fatto sapere l’intenzione di chiedere l’intervento dell’Interpol. Una richiesta, ha fatto sapere l’Interpol, mai arrivata e che comunque verrà rigettata in quanto l’articolo 3 della costituzione dell’organismo internazionale vieta di “intraprendere qualsiasi intervento o attività di carattere politico, militare, religioso o razziale”.
Dalla Casa Bianca si è invece parlato di un’azione di pura propaganda.