Iraq. Funerali di Soleimani e al-Muhandis, ‘a morte l’America’

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Si sono svolti nella capitale irachena Baghdad i funerali del generale Qassem Soleimani, capo della Brigata al-Quds dei Psdaran iraniani, e del comandante delle milizie sciite irachene Abu Mahdi al-Muhandis, uccisi ieri in un raid ordinato dal presidente Usa Donald Trump. Oltre ai due sono rimasi vittime dell’attacco altri due alti ufficiali iracheni ed iraniani ma, notizia poco riportata dalla stampa internazionale, anche diversi civili con famiglie che in quel momento transitavano per l’aeroporto.
Il lungo corteo è partito dall’area sicura di Baghdad, la Zona Verde, e si è diretto verso la città santa sciita di Kerbala per arrivare nella città santa di Najaf, ma già domani il corpo di Soleimani sarà portato in Iran, per tre giorni di veglia e quindi la sepoltura presso la sua città di Kerman. Durante la manifestazione sono state bruciate bandiere Usa e di Israele, urlati slogan “morte all’America” e contro Trump.
L’iniziativa di Trump, stigmatizzata dai democratici ma anche dalle cancellerie di mezzo mondo per l’alto rischio di una reazione violenta da parte iraniana, è stata bollata dalla Guida spirituale Ali Khamenei, come “il più grande errore strategico degli Stati Uniti nell’Asia occidentale”, che comporterà una ritorsione “al momento e nel luogo opportuni”.