Israele. L’ambasciatore Eydar sui fatti di Gerusalemme, ‘è avvenuto ciò che si temeva’

Giornale Diplomatico

L’ambasciatore di Israele in Italia Dror Eydar è intervenuto con un video messaggio per commentare gli incidenti di oggi nella Città Vecchia a Gerusalemme, denunciando l’attacco alla libertà di culto degli ebrei al Muro occidentale in occasione della Pasqua ebraica.
“Con nostro profondo dolore, ciò che nelle ultime settimane abbiamo temuto avvenisse, è accaduto stamattina, alla vigilia della Pasqua ebraica, nel luogo più sacro per il popolo ebraico”, ha detto l’ambasciatore di Israele esprimendosi in perfetto italiano.
Poi ha spiegato che “a diretta continuazione dell’incendio e della distruzione della tomba di Giuseppe a Nablus, uno dei padri della nazione ebraica, la libertà di culto degli ebrei è stata attaccata ancora oggi dai palestinesi, questa volta al Muro occidentale. Mentre Israele ha fatto e sta facendo del suo meglio per assicurare la libertà di culto ai musulmani sul Monte del Tempio”, ha aggiunto l’ambasciatore Eydar riferendosi al luogo che i musulmani chiamano Spianata delle Moschee, “palestinesi con il volto coperto si rivoltano e, brandendo le bandiere delle organizzazioni terroristiche, si barricano sul Monte del Tempio, sparano fuochi d’artificio ad altezza d’uomo e lanciano pietre contro il Muro del Pianto, mettendo a rischio la vita dei fedeli ebrei. Questa rivolta è un sacrilegio per qualsiasi religione e non ha nulla a che fare con i principi del mese del Ramadan, che sono tutti incentrati sulla preghiera, il pentimento e la connessione tra gli esseri umani”.
L’ambasciatore Eydar ha inoltre sottolineato che Israele “in quanto Stato sovrano, garantisce il culto religioso a tutti i credenti ovunque si trovino, e non tollererà violenze che lo danneggino, soprattutto a Gerusalemme, sua capitale. Una volta che la polizia ha potuto prendere il controllo degli aggressori e dei rivoltosi, il Monte del Tempio è stato riaperto ai fedeli musulmani per consentire loro la preghiera del venerdì”.
Poi ha aggiunto che “il popolo ebraico si sta preparando stasera per la Pasqua ebraica, la festa della libertà, il nostro compleanno nazionale circa 3300 anni fa, quando lasciammo la casa degli schiavi in Egitto per la libertà eterna, in viaggio verso la nostra antica terra. Nessun attacco feroce e brutale ci impedirà di approfondire le nostre radici nella nostra patria storica, in particolare nella Città Eterna di Gerusalemme, quando anche stasera tutti gli ebrei del mondo firmeranno la notte del Seder (la cena pasquale) con lo storico appello che abbiamo ripetuto nel corso della nostra storia ovunque siamo stati: “Il prossimo anno a Gerusalemme””.
Infine l’ambasciatore Dror Eydar ha concluso dicendo: “Auguro sinceramente una buona Pasqua agli ebrei, buona Pasqua ai cristiani, e il Ramadan Karim per i musulmani”.

Articolo in mediapartnership con il Giornale Diplomatico.