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Nei giorni scorsi erano grate voci di un incontro il prossimo 11 novembre a Parigi tra il presidente russo Vladimir Putin e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, informazioni peraltro non negare dal vice direttore generale del dipartimento Eurasia del ministero degli Esteri israeliano Alexander Ben-Zvi, il quale aveva risposto ai giornalisti russi dicendo che “il processo dei preparativi è in corso. Se ci sarà un tale incontro, non lo so ancora. La situazione attorno a questo evento è complessa in termini di problemi di tempo, non posso precisare il formato”.
Oggi il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha comunicato in conferenza stampa ai giornalisti che lo interrogavano affermando che “non è saltato nessun incontro, semplicemente non è mai stato programmato”.
Forse a chiedere l’incontro tra i due leader era stata la parte israeliana, ma pesano sulle relazioni tra i due paesi i recenti fatti inerenti la crisi siriana, tra cui l’abbattimento per errore di un IL-20M russo (15 morti) e la conseguente ripresa delle forniture al governo di Damasco di batterie missilistiche da difesa S-300, interrotte nel 2013 proprio su richiesta di Israele.
