Kosovo. Aperta l’ambasciata a Gerusalemme

di Alberto Galvi

Il Kosovo è diventato il primo Paese europeo a maggioranza musulmana a istituire un’ambasciata nella città contesa dì Gerusalemme, il cui status quo è al centro del conflitto israelo-palestinese.
Il Paese balcanico ha stabilito la propria ambasciata a Gerusalemme dopo Usa e Guatemala, mentre altri Paesi si sono impegnati ad aprire in città uffici diplomatici di minore importanza come quello aperto la scorsa settimana dalla Repubblica Ceca per ospitare una missione diplomatica.
La decisione del Kosovo di aprire l’ambasciata a Gerusalemme è stata presa alla Casa Bianca a settembre, quando alla presenza dell’allora presidente Donald Trump il primo ministro uscente kosovaro Avdullah Hoti ha incontrato il presidente serbo Aleksandar Vucic.
I palestinesi affermano che Gerusalemme Est è stata occupata da Israele nella guerra del 1967 e rimane uno dei punti non soluti del lungo conflitto israelo-palestinese, mentre è a Tel Aviv che la maggior parte dei Paesi hanno le proprie ambasciate.
La maggior parte della comunità internazionale non riconosce l’annessione israeliana di Gerusalemme Est e afferma che le rivendicazioni concernenti la città dovrebbero essere risolte attraverso negoziati. I palestinesi rivendicano Gerusalemme Est come la capitale del loro futuro Stato.
Il riconoscimento da parte di Israele del Kosovo è una grande vittoria per gli sforzi di Pristina per ottenere il pieno riconoscimento globale dell’indipendenza dichiarata nel 2008 a seguito di una guerra con la Serbia negli anni ’90.
La Serbia ha rifiutato di riconoscere l’indipendenza della sua ex provincia. Il Kosovo è stato solo riconosciuto da gran parte dei Paesi occidentali, mentre è stato escluso dalle Nazioni Unite per il rifiuto di Russia e Cina, che sono alleati di Belgrado e che hanno potere di veto al Consiglio di sicurezza.
Il mese scorso Israele ha stabilito legami diplomatici con il Kosovo, ma alla mossa di oggi di Pristina il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avvertito il Kosovo che la mossa potrebbe danneggiare le future relazioni con il suo Paese.
Kosovo e Serbia devono far fronte alle crescenti pressioni da parte di Bruxelles per risolvere le criticità per l’adesione di entrambi i Paesi all’Ue.
Nelle ultime elezioni legislative in Kosovo il partito anti-establishment Vetevendosje ha ottenuto un gran successo rispetto ai i due maggiori partiti LDK (Democratic League of Kosovo) e PDK (Democratic Party of Kosovo). Il leader di Vetevendosje l’ex primo ministro Albin Kurti è favorevole a indire un referendum a favore dell’annessione del Kosovo all’Albania.