Kuwait. Sereni avvia le consultazioni strategiche

Farnesina

La vice ministra agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale Marina Sereni ha avuto un colloquio in videoconferenza con il sottosegretario per gli Affari europei del ministero degli Esteri kuwaitiano Walid Ali al-Qubaisi, dando così avvio alle Consultazioni strategiche tra Italia e Kuwait.
A fronte di eccellenti relazioni diplomatiche, l’interscambio tra i due Paesi non appare aver ancora espresso il suo pieno potenziale. Per rafforzare le relazioni in campo economico nel colloquio si è deciso di riunire, appena sarà possibile, la Commissione mista, il cui scopo è appunto quello di rafforzare la cooperazione italo-kuwaitiana non solo negli ambiti politico e commerciale, ma anche in campo scientifico, tecnologico e culturale.
Fitto lo scambio di vedute sulle varie questioni regionali tra la vice ministra e il sottosegretario.
Sulla crisi diplomatica che vede diversi Paesi del Golfo, tra cui Arabia Saudita ed Emirati, opposti al Qatar, Sereni ha apprezzato la linea moderata e “gli sforzi fatti dal Kuwait per spingere quei Paesi a superare la disputa, nell’idea che la priorità nella regione sia fare fronte comune in modo efficace alle sfide del terrorismo e dell’estremismo violento, e che questo sia possibile solo attraverso la cooperazione multilaterale”.
Attenzione anche all’Iran, sul quale la vice ministra ha ricordato gli sforzi di mediazione e la disponibilità del Kuwait al dialogo con Teheran e ha riaffermato che per l’Italia “è fondamentale salvaguardare l’accordo sul nucleare, che rimane un pilastro nell’architettura della stabilità e della non proliferazione regionale. Per questo sarebbe opportuno tornare al più presto a lavorare per una sua piena attuazione”.
A fronte della conferma del sostegno di Kuwait City all’attuale Governo iracheno, Sereni ha confermato che “la stabilizzazione dell’Iraq rimane per l’Italia una priorità strategica”. Quanto agli Accordi di Abramo, Sereni e al-Qubaisi hanno concordato che essi non devono costituire un ostacolo alla ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi. A riguardo la vice ministra ha ricordato che “l’Italia sostiene con convinzione la soluzione a Due Stati”.