La Russia vende armi a Siria e Mali

di Enrico Oliari –

“Finché c’è guerra c’è speranza”, intitolava un film di Steno del 1974, interpretato dall’intramontabile Alberto Sordi: è notizia di oggi dei continui rifornimenti di armi da parte della Russia alla Siria ed al Mali, in particolare (per chi ci crede) al paese mediorientale sistemi di difesa aerea non oggetto si sanzioni dell’Onu nonostante gli insorti non abbiano mezzi aerei, mentre in Mali, paese in guerra, sarebbero finite armi da fuoco destinate alle autorità.
Nel primo caso il direttore generale di Rosoboronexport, il monopolista statale per l’export di armi russe, Anatoli Isaikin, ha ribadito che Mosca non ha mai venduto a Damasco i complessi missilistici Iskander e che non vi sono in atto contratti che riguardino armi offensive, compreso i caccia Mig 29-M.
Nel secondo caso, sempre Isaikin ha fatto sapere di che alle autorità ed ai soldati del Mali sono state fornite armi da fuoco, in base ai bisogni di chi “sta combattendo le forze anti-governative”.