Notizie Geopolitiche –
Non sono bastate alla piazza le misure prese dal governo libanese per dare un segnale di conciliazione tra cui la chiusura di enti ormai divenuti istituzioni clienterali come i Consigli allo sviluppo, tagli del 50% agli stipendi dei politici inclusi quelli dei governatori, dei ministri e del presidente della Repubblica. Dopo giorni di imponenti manifestazioni volte a denunciare il caro vita e la corruzione diffusa, il premier Saad Hariri si è oggi dimesso, affermando in tv che “ho ascoltato le istanze dei manifestanti, ma mi trovo in un vicolo cieco”. Per cui – ha annunciato in diretta televisiva – “Salgo ora al palazzo presidenziale di Baabda per rassegnare le mie dimissioni al presidente della Repubblica Michel Aoun”.
Le partecipate manifestazioni di piazza, che hanno conosciuto anche momenti isolati di scontro ma che nel complesso sono state pacifiche, hanno visto la partecipazione di una popolazione senza sigle e senza simboli di partito o religiosi (gli Hezbollah sono nel governo).
