Libia. Coronavirus, l’ex primo ministro Mahmoud Jibril morto al Cairo

di Vanessa Tomassini

L’ex primo ministro libico Mahmoud Jibril, figura chiave nella rivoluzione del 2011 che ha portato al rovesciamento del governo di Muammar Gheddafi e capo della National Forces Alliance (NFA), è morto ieri in un ospedale del Cairo dopo aver contratto il nuovo coronavirus (Covid-19).
Jibril sembra abbia avuto una complicazione al cuore dopo il ricovero in ospedale oltre 10 giorni fa. Sia Fayez al-Serraj, l’attuale presidente del Consiglio del Governo di Accordo Nazionale (GNA) con sede a Tripoli, sia il presidente della Camera dei Rappresentanti (Tobruk), Ageela Saleh Issa, che il capo dell’Alto Consiglio di Stato, Khaled al-Meshri, hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia di Jibril e al partito.
Mahmoud Jibril era nato a Bengasi nel 1952, aveva conseguito una laurea in economia e scienze politiche presso l’Università del Cairo nel 1975 e un master in scienze politiche presso la Pittsburgh University, Pennsylvania, negli USA nel 1980, dove aveva seguito un dottorato di ricerca in pianificazione strategica. Durante il periodo della Jammahiria di Gheddafi, Jibril fu prima a capo del Consiglio nazionale di pianificazione della Libia e poi del Consiglio di sviluppo economico a fianco al figlio del rais Saif-Al-Islam Gheddafi.
Secondo il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie, ad oggi i casi confermati di infezione da COVID-19 in Libia sono 18 ed un morto, una donna di 85 anni risultata positiva al test dopo il decesso.