Libia. Gli Usa pongono il veto: nessuna condanna per la strage dei migranti

Notizie Geopolitiche –

Ancora una volta il Consiglio di sicurezza dell’Onu non è riuscito ad esprimere la condanna per una strage di guerra. Questa volta a porsi di traverso sono stati gli Usa, che con il veto hanno bloccato una risoluzione di condanna del raid che ieri ha centrato un centro migranti a Tajoura, in Libia, uccidendo una sessantina di persone e ferendone 130, di cui alcune in modo grave.
Questo nonostante la proposta di iniziativa britannica prevedesse semplicemente la richiesta del fuoco e il ritorno al dialogo tra le parti.
D’altro canto diversamente non poteva essere, dal momento che a colpire sono stati gli aerei del generale “di Tobruk” Khalifa Haftar, che dal 4 aprile sta cercando di conquistare la capitale del paese nordafricano: gli Usa sostengono in modo occulto Haftar fornendo persino armi, come quelle rinvenute di recente a Gharian.
D’altro canto i detrattori di Haftar hanno sempre sostenuto che il generale fosse da sempre al soldo di Washington poiché, fatto prigioniero nel 1987 dall’esercito ciadiano in occasione della “Guerra delle Toyota”, è stato poi prelevato dalla Cia e portato negli Usa, dove vi è rimasto fino al 2011 per ricomparire in Libia a comandare la piazza di Bengasi nell’insurrezione che ha portato alla deposizione di Muammar Gheddafi.