Libia. Guterres nomina il nuovo inviato speciale per la Libia: è lo slovacco Kubis

di Vanessa Tomassini

TUNISI. Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha reso noto il nome del nuovo inviato speciale per la crisi libica e per la guida della missione Unsmil, che prenderà il posto della facente funzione Stephanie Williams a sua volta subentrata a Ghassan Salamé: si tratta del 68enne ex ministro degli Esteri della Slovacchia Jan Kubis, il quale è stato anche a capo delle missioni Onu in Libano, Afghanistan e Iraq. “Kubis – ha sottolineato la nota emessa dal Palazzo di vetro – porta con sé molti anni di esperienza in diplomazia, politica estera sulla sicurezza e relazioni economiche internazionali, sia a livello internazionale che nel suo Paese”.
Soddisfazione è stata espressa dal’Unione Europea attraverso il portavoce del Pesc Peter Stano: “La crisi libica è attualmente a un punto di svolta”, ha affermato Stano sottolineando che l’Ue accoglie con favore una forte leadership nel processo di mediazione guidato dalle Nazioni Unite per continuare a compiere progressi verso una soluzione politica sostenibile guidata e di proprietà libica. “Solo così si potrà porre definitivamente fine alla crisi, assicurando una transizione in Libia e preservando il Paese unito, sovrano e stabile”.
“Non vediamo l’ora – ha aggiunto il portavoce del Pesc – di continuare a lavorare a stretto contatto con lui e il suo nuovo team in Libia e siamo pronti a continuare a fornire un forte sostegno agli sforzi delle Nazioni Unite”.
Con una nota la Farnesina ha comunicato che “L’Italia accoglie con soddisfazione l’esito del voto con il quale i membri del Foro di Dialogo Politico Libico (LPDF) hanno adottato oggi i meccanismi per nominare le figure di vertice dell’autorità esecutiva unificata che dovrà condurre la Libia alle elezioni del 24 dicembre 2021. Ad un anno dalla Conferenza di Berlino del 19 gennaio 2020 si tratta di un progresso importante sul percorso politico consensuale per la stabilizzazione del Paese e la riconciliazione nazionale.
Ci appelliamo ora a tutti i membri del Dialogo politico libico affinché continuino ad impegnarsi in maniera aperta e costruttiva nel processo avviato per portare a compimento la transizione politica della Libia.
Invitiamo anche tutte le parti libiche a sostenere ed attuare le decisioni del Foro di Dialogo, nell’interesse del Paese e del popolo libico!”.