Libia. Missili sull’aeroporto. Smentito il ritiro dei militari italiani

di Vanessa Tomassini

TRIPOLI. Si intensificano gli scontri nell’area di Tripoli, nelle ultime ore 4 missili sparati da due aerei del generale Khalifa Haftar sono caduti sull’aeroporto di Tripoli, riconquistato ieri dai governativi. Tre missili sono caduti sulle piste, mentre il quarto nei pressi della sede della Rada (Forze speciali di deterrenza) situata nello scalo. Non si sarebbeo comunque danni gravi.
Rifacendosi a proprie “fonti qualificate” l’agenzia AskaNews ha riportato, al contrario delle notizie circolate su alcuni media, che al momento non vi è in corso nessun ritiro dei militari italiani presenti in Libia, perlopiù a Misurata, dove gestiscono un ospedale da campo e addestrano gli uomini delle forze di sicurezza locali. Il piccolo contingente italiano conta circa 200 di militari (la missione ne prevede al massimo 400), forti di 130 mezzi terrestri e mezzi navali e aerei.
Anche l’ambasciata italiana rimane al momento aperta come d’altro canto lo era stato durante i disordini della rivoluzione del 2011.
L’Eni ha invece provveduto a far rientrare il proprio personale, e l’Africom (contingente statunitense) ha evacuato diversi militari e civili.
Il ministero della Sanità del Governo di Accordo Nazionale ha riferito che dall’inizio dell’offensiva di Haftar lo scorso giovedí sono rimaste uccise fra militari e civili 34 persone.