Libia. Pacifico (CI): “Faraj necessita cure urgenti, necessario rafforzare cooperazione medico sanitaria”

“Un bambino libico di cinque anni, Faraj Osama, si trova ricoverato in Amman mentre attende di conoscere se potrà essere accettato dall’Ospedale Bambin Gesù per trattamenti urgenti dopo che la nostra Ambasciata d’Italia a Tripoli ha avviato le procedure per accoglierlo come caso umanitario. Faraj soffre di una grave forma di tumore che da mesi lo costringe a pesanti sedute di chemioterapia e la famiglia è convinta che l’Italia possa dargli cure alternative, riaccendendo in loro la speranza. Faccio appello all’amministrazione dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, alle forze politiche legate al mondo cattolico, e quanti possano intervenire, affinché venga facilitata la presa in cura del minore nel minor tempo possibile. Nel ringraziare, il Dr. Niccolò Pietro Patrone, addetto alla Cooperazione della nostra missione diplomatica, per la dedizione e umanità nello svolgimento delle sue funzioni, ribadisco l’importanza di migliorare la cooperazione medico sanitaria con i Paesi dell’area Mediterranea ed in particolare con la Libia. Verso il Paese nordafricano infatti abbiamo una responsabilità storica che Berlusconi ben comprese firmando il Trattato di Amicizia nel 2008 a Bengasi. Ci sono molti bambini malati come Faraj, ma è nostro dovere aiutare chi bussa alla nostra porta. Nella prossima legislatura, mi spenderò fuori e dentro i palazzi, affinché vengano realizzate iniziative, non solo di sostegno e cura di casi umanitari, ma anche e soprattutto, per la formazione di personale medico locale attraverso scambi e training da realizzare in Italia e sul posto, oltre a valutare la possibilità di investimento per le nostre imprese interessate a realizzare partnership oltre il Mediterraneo”.