Libia. Tripoli: tre civili uccisi da un raid di Haftar

Notizie Geopolitiche –

Nonostante il palese fallimento dell’offensiva di Khalifa Haftar e del suo Lna (Libyan National Army) su Tripoli, che sarebbe dovuta esaurirsi entro il 5 maggio, gli aerei del generale “di Trobruk” hanno colpito ancora oggi la capitale, in particolare alcune zone a sud, uccidendo tre civili che viaggiavano in auto verso al-Krimiya. Distrutta anche un’abitazione, ma non vi sono notizie di morti o feriti.
I civili continuano ad essere le vittime incolpevoli della guerra, e lo scorso 2 luglio sempre un raid dell’aviazione di Haftar ha ucciso 44 migranti di cui 6banbini nel campo profughi di Tojura, situato nei presso di una base aerea.
L’obiettivo principale delle offensive di Haftar non è tuttavia quello di stabilizzare il paese e di introdurvi la (più o meno) sospirata democrazia, bensì è quello di mettere le mani sui soldi della Banca centrale per prendere il controllo di tutto, come ha osservato l’International Crisis Group (Icg) in maggio, quando gli esperti hanno fatto notare che per fermare l’offensiva su Tripoli i finanziatori di Haftar, in particolare i sauditi e gli emiratini, si sarebbe dovuto interrompere il flusso di denaro verso Bengasi.
A sostenere l’avanzata di Tripoli sono, oltre ai sauditi ed agli emiratini, i francesi, ma anche il presidente Usa Donald Trump non ha fatto mistero di vedere di buon occhio Haftar al comando della Libia. D’altro canto i detrattori di Haftar hanno sempre sostenuto che il generale fosse da sempre al soldo di Washington poiché, fatto prigioniero nel 1987 dall’esercito ciadiano in occasione della “Guerra delle Toyota”, è stato poi prelevato dalla Cia e portato negli Usa, dove vi è rimasto fino al 2011 per ricomparire in Libia a comandare la piazza di Bengasi nell’insurrezione che ha portato alla deposizione di Muammar Gheddafi.