Malesia. Il premier Anwar Ibrahim non cederà alle richieste dei paesi occidentali di condannare Hamas

di Alberto Galvi

Il primo ministro della Malesia Anwar Ibrahim non condannerà l’attacco dei militanti palestinesi di Hamas contro gli israeliani, ed ha annunciato che il suo paese non cederà alle richieste dei paesi occidentali.
Le dichiarazioni di Ibrahim sono arrivate a seguito di una riunione di emergenza virtuale dell’Unione parlamentare degli Stati membri dell’OIC (Organizzazione della cooperazione islamica), alla quale hanno preso parte Turchia, Bahrein, Egitto, Tunisia, Malesia, Iran, Kuwait, Siria, Emirati Arabi Uniti, Libano, Mauritania e Guyana per discutere dell’escalation della crisi. I partecipanti, con grande enfasi, hanno chiesto la fine immediata dell’occupazione illegale delle terre palestinesi.
Anwar Ibrahim si recherà in Arabia Saudita per partecipare a una conferenza dei paesi del Golfo e dei leader dell’ASEAN sul conflitto in corso e sugli sforzi da mettere in campo per aiutare i civili palestinesi rimasti indifesi di fronte alla guerra tra Israele e Hamas.
Durante la festività ebraica il 7 ottobre Hamas ha lanciato razzi contro Israele e ha attaccato obiettivi civili con un’offensiva via terra. Israele ha risposto con bombardamenti che hanno causato la morte o il ferimento di migliaia di persone.
Gli Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno ampiamente condannato gli attacchi iniziali dei combattenti di Hamas che hanno comportato la morte di oltre un migliaio di israeliani, per lo più civili. Gli Stati Uniti e altri paesi occidentali hanno bollato Hamas come un gruppo terroristico.
La Malesia è sempre stata una forte sostenitrice della causa palestinese, e ha costantemente spinto per una soluzione a due Stati del conflitto israelo-palestinese; il governo ha stanziato 2,12 milioni di dollari, e ulteriori 21,2 milioni di dollari donati da aziende legate al governo per un fondo umanitario e medico a Gaza.