Mali. Inizia l’operazione Takuba nella regione del Sahel

di Alberto Galvi –

La task force pan-europea Takuba ha iniziato lo scorso 15 luglio le sue operazioni in Mali con l’arrivo di circa 100 uomini delle forze speciali estoni e francesi.Il prossimo ottobre si aggiungeranno circa 60 soldati cechi e altri 150 svedesi per l’inizio del prossimo anno.
Altri paesi europei intenzionati ad inviare truppe sul campo sono Estonia, Belgio e Italia al fine di aiutare le forze del Mali e del Niger a combattere i gruppi estremisti islamici nella regione.
In totale la Francia fornirà 300 uomini, mentre lo stesso numero di soldati sarà fornito da Belgio, Italia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Portogallo e Svezia, portando il totale dei militari presenti a 600. Takuba opererà da tre basi militari della FAMa (Forces Armées Maliennes) situate a Gao, Ansongo e Menaka.
Altri paesi come Germania, Norvegia e Regno Unito lo scorso 27 marzo erano a favore dell’operazione, ma senza impegnare truppe sul campo. Il Regno Unito prevede invece di inviare 250 soldati per rafforzare la missione MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali).
La forza speciale Takuba è composta da unità miste formate da contingenti di vari paesi del Sahel ed è integrata nell’operazione Barkhane che entrerà nel suo settimo anno di attività. In Mali il principale contributore di truppe straniere nella regione è la Francia con 5.100 soldati. L’operazione Barkhane ha sostituito la missione Serval il 1° agosto 2014, con lo scopo da parte dei francesi di fornire un maggiore sostegno agli stati membri del FC-G5S (Joint Force of the Group of Five for the Sahel) nella lotta al terrorismo.
La task force Takuba opera in coordinamento con i partner del G5 Sahel in un’iniziativa militare congiunta a cui prendono parte per la stabilizzazione del Sahel Mali, Niger, Ciad, Mauritania e Burkina Faso.
Takuba farà parte delle operazioni insieme alla missione MINUSMA nonché le missioni dell’Ue EUTM (European Union Training Mission) del Mali e che ha già addestrato più di 14.000 soldati. L’EUTM è composta da 700 soldati provenienti da 28 paesi europei.
Per quanto riguarda l’EUCAP (European Union Capacity Building Mission in Mali) del Sahel Mali, è invece una missione dell’Ue con base a Bamako che si mette a disposizione della polizia, della gendarmeria e della guardia nazionale del Mali, mentre l’EUCAP del Sahel Niger fornisce sostegno alle autorità nigerine nel rafforzare le loro capacità nel mantenere la sicurezza.
In un vertice dello scorso giugno sul Sahel a Nouakchott, in Mauritania, il presidente francese Emmanuel Macron ha esortato i governi regionali ed internazionali a intensificare la loro campagna militare contro i terroristi islamici.
Le Nazioni Unite stimano che gli attacchi terroristici contro obiettivi civili e militari in Burkina Faso, Mali e Niger siano quintuplicati dal 2016. I principali gruppi terroristici nella regione sono: l’EIGS (Islamic State in the Greater Sahara), affiliato a Daesh e il JNIM (Jama’a Nusrat ul-Islam wa al-Muslimin), affiliato ad Al- Qaeda.
Le forze speciali europee della task force Takuba presentano un duplice approccio nella lotta al terrorismo, integrando le missioni convenzionali attraverso operazioni speciali mirate sotto il comando francese e colmando le lacune della FAMa attraverso operazioni congiunte al fine di portarla operativamente autonoma in una zona riappacificata.
Takuba risponde alle esigenze della Francia nel migliorare le capacità dell’esercito maliano di proteggere il proprio territorio.
Le nazioni europee (così come Russia e Cina), in particolare la Francia sono interessate alla regione del Sahel per lo sfruttamento delle sue ricche risorse naturali. Per questa ragione in questi anni sono state inviate truppe nella regione a combattere il terrorismo di matrice islamica e la migrazione di massa.