Niger. La corte suprema ha confermato la vittoria di Mohamed Bazoum

di Alberto Galvi

La Corte suprema del Niger ha confermato la vittoria di Mohamed Bazoum al ballottaggio presidenziale del mese scorso, consentendo al candidato del partito al governo PNDS-Tarayya (Parti Nigerien pour la Democratie et le Socialisme-Tarayya) di giurare in carica il mese prossimo.
L’inaugurazione del mandato di Bazoum il prossimo 2 aprile segnerà il primo trasferimento di poteri di un Paese dell’Africa occidentale da un leader democraticamente eletto a un altro.
Durante il primo turno delle elezioni presidenziali nigerine tenutosi il 27 dicembre del 2020 Bazoum e Ousmane hanno ottenuto rispettivamente il 39,3 per cento e il 16,98 per cento dei voti. In quella tornata elettorale più di 7,4 milioni di persone sono state chiamate a votare in circa 26mila seggi elettorali e hanno scelto tra 30 candidati il successore del presidente in carica Mahamadou Issoufou, che non si è candidato per un terzo mandato, così come 171 rappresentanti in parlamento tra 4.205 concorrenti in rappresentanza di più di 100 partiti politici.
La Corte costituzionale ha confermato i risultati definitivi del secondo turno del 21 febbraio 2021 con Bazoum che ha ricevuto il 55,66 per cento dei voti contro il 44,34 per cento dei voti a Mahamane Ousmane, il candidato del PRDS (Parti Républicain Démocratique et Social), mentre l’affluenza alle urne è stata del 62,9 per cento.
La Corte costituzionale aveva dichiarato di aver annullato i risultati di 73 seggi elettorali, senza dire il motivo. Fino a quel momento Mahamane Ousmane, un ex presidente, aveva raccolto il 44,34 per cento dei voti espressi. La dichiarazione non ha risposto direttamente alle accuse di Ousmane secondo cui il voto sarebbe stato viziato da frodi. Ciò ha ridotto leggermente il conteggio dei voti di Bazoum che era stato del 55,75 per cento contro il 44,25 per cento iniziale di Ousmane.
I risultati sono stati contestati dall’opposizione e due persone sono morte durante le proteste scoppiate nella capitale Niamey. Più di 400 persone sono state arrestate durante le violenze.
L’ex ministro dell’Interno Bazoum è stato il successore del presidente uscente Mahamadou Issoufou il quale si è dimesso dopo due mandati di cinque anni ciascuno. Secondo la costituzione nigerina il presidente uscente Issoufou non poteva candidarsi per un terzo mandato. Il nuovo presidente del Niger ha promesso di perseguire la lotta al terrorismo con metodicità e determinazione.