di Giacomo Dolzani –
È avvenuto questa mattina l’ennesimo attentato di matrice islamista a Maiduguri, città di oltre un milione di abitanti situata nello stato del Borno, nella Nigeria nord-orientale, vicino al confine con il Camerun.
Secondo quanto riferito dai media locali due donne che indossavano una cintura esplosiva si sarebbero fatte saltare in aria, una nei pressi del campo profughi di Bakasi, nella periferia della città, mentre la seconda, dopo aver provato senza riuscirci ad entrare in un deposito di carburante, avrebbe deciso di farsi esplodere vicino all’entrata.
Le due azioni, secondo un bilancio provvisorio delle autorità cittadine, hanno causato almeno otto morti, mentre i feriti si contano a decine.
Nonostante non ci sia stata ancora alcuna rivendicazione non sembrano esserci dubbi sulla paternità dell’attacco, opera degli jihadisti di Boko Haram, gruppo alleato dello Stato Islamico attivo in gran parte della Nigeria settentrionale, il quale molto frequentemente compie attentati nello stato del Borno e nel vicino Camerun, sia tramite kamikaze ed autobombe che con vere e proprie invasioni, spesso sfociate in massacri e rapimenti di centinaia di persone, soprattutto ragazze e bambini.
Twitter: @giacomodolzani
