Primarie Usa: Hillary Clinton sempre più vicina alla nomination democratica

di Manuel Giannantonio –

Sanders con clintonCon i giochi praticamente chiusi per il partito repubblicano, l’attenzione si concentra inevitabilmente sui candidati democratici Bernie Sanders e la front-runner Hillary Clinton.
Domani si voterà in sei Stati tra i quali il New Jersey, dove la situazione appare già evidente con la Clinton al 61% delle preferenze rispetto al 34% di Sanders, e la California, realtà con in palio un totale di 694 delegati. Hillary dovrebbe così ottenere la maggioranza di 2.383 delegati che le garantirebbero la nomination, diventando di fatto la prima donna in corsa nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Oggi mancano solo 26 delegati all’ex segretario di Stato per concretizzare il suo primo grande obiettivo. Attualmente dispone di 2.357 delegati di cui 1.809 sono ordinari e 548 super delegati, secondo le cifre riportate dall’AP. Il senatore del Vermont invece ha circa 800 delegati in meno rispetto alla sua avversaria. Uno svantaggio che appare evidentemente incolmabile.
Tuttavia, Sanders non molla e lo ha ribadito in ogni occasione possibile. Nelle ultime ore ha contestato il calcolo con il quale viene stabilito il numero dei super delegati, dei responsabili e degli eletti del partito poiché il loro voto sarà formale solo durante la convention dell’investitura democratica di Philadelphia che si terrà dal prossimo 25 luglio fino al 28. Inoltre ha spiegato che Hillary non avrà la maggioranza assoluta contando solo i delegati direttamente assegnati dalle primarie.
Da parte sua l’ex first lady non invita direttamente il suo avversario a gettare la spugna. “Non chiediamo nulla a Bernie Sanders. Tocca a lui prendere la sua decisione”, ha spiegato in modo piuttosto prudente John Podesta, presidente della campagna elettorale di Hilary Clinton. “Ha detto che lavorerà sette giorni su sette per fermare Donald Trump e noi speriamo che manterrà la sua promessa e che si metterà al lavoro con noi per vincere le elezioni a novembre”.
Hillary, ovviamente, vuole chiudere in bellezza e intende farlo in California, bastione progressista e Stato più popolato di tutto il paese. Le primarie ci saranno domani dunque e, secondo l’ultimo sondaggio CBS News Battleground Tracker Poll, la Clinton è avanti di 2 punti percentuali su Bernie Sanders, con il 49% delle preferenze rispetto al 47% del senatore del Vermont. La maggioranza dei sostenitori ddi Sanders, il 57%, afferma che lo voteranno più per influenzare il partito, perfettamente consapevoli delle chances residue che ha di ottenere la nonimation. In senso più generale, il 71% vorrebbe che Sanders decidesse di dare il proprio endorsement alla Clinton per poi andare a una Convention unitaria una volta che le primarie sono concluse.