Russia. Ancora proteste degli esclusi dalle elezioni: ieri arrestata Lyubov Sobol

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Proteste anche oggi in diverse città della Russia degli oppositori esclusi dalle competizioni elettorali per le comunali e dei loro sostenitori, per vizi di procedura secondo la commissione elettorale, per volere di Vladimir Putin secondo i manifestanti.
La cronaca è quella di sempre, con scontri con le forze dell’ordine e fermati, condotti nei commissariati a bordo di furgoni e di bus, mentre ieri agli arresti è finita Lyubov Sobol, candidata non ammessa e fedelissima dell’oppositore Alexei Navalny, il quale è in carcere da diversi giorni.
Sobol, che ha diffuso il video degli agenti che le entravano in casa, è stata arrestata prima della manifestazione, peraltro autorizzata. Il suo avvocato e capo dell’organizzazione per i diritti umani Agorà, Pavel Chikov, ha confermato il fermo della donna, che si aggiunge alle altre decine di manifestanti ammanettati e portati nei commissariati per le proteste avvenute in diverse città quali Mosca, San Pietroburgo e Rostov sul Don.