Russia. Continuano le esercitazioni navali annunciate da Mosca, la quale nega di voler invadere l’Ucraina

di Alberto Galvi

Le navi da guerra russe Korolev, Minsk, Kaliningrad, Pyotr Morgunov, Georgy Pobedonosets e Olenegorsky Gornyak sono parte di una serie di esercitazioni navali che il ministero della Difesa aveva annunciato lo scorso mese e che si stanno svolgendo nel Mediterraneo, nel Mar Nero, nel Mare del Nord, nel Mare di Okhotsk, nell’Oceano Atlantico nord-orientale e nel Pacifico, coinvolgendo più di 140 navi da guerra, mille pezzi di equipaggiamento militare, 10mila soldati e 60 aerei.
La Russia conduce l’esercitazione navale trilaterale con Iran e Cina nel Pacifico, mentre le sei navi militari delle flotte baltiche e settentrionali si stanno già dirigendo verso il Mediterraneo. Le navi del gruppo sono partite dall’exclave russa di Kaliningrad, nel Mar Baltico, vicino alla Svezia; le manovre vicino alle acque svedesi hanno spinto Stoccolma a inviare una forza militare per rafforzare l’isola di Gotland. Anche il sottomarino Rostov-na-Donu fa parte del gruppo navale. Di queste navi sono già entrate nel Mar Nero la Ropucha, la Minsk, la Korolev e la Kaliningrad.
Il governo russo ha negato di voler invadere l’Ucraina dicendo che potrebbe posizionare le sue truppe ovunque voglia sul proprio suolo, ma ha già dislocato più di 100mila soldati vicino al confine con l’Ucraina. Allo stesso tempo chiede garanzie di sicurezza ad ampio raggio da parte degli Stati Uniti e della NATO (North Atlantic Treaty Organization) come modo per ridurre la tensione nell’area.
La Turchia è membro della NATO e potrebbe chiudere lo stretto di transito se la Russia intraprendesse un’azione militare contro l’Ucraina. Gli stretti corsi d’acqua che attraversano Istanbul collegano il Mar Nero e il Mediterraneo. Il primo sono i Dardanelli, seguiti dal Bosforo.
Il presidente Recep Tayyip Erdogan si è offerto di mediare nella disputa tra Mosca e Kiev in quanto la Turchia condivide un confine marittimo con l’Ucraina e la Russia nel Mar Nero. Entro la fine della settimana tutte le sei navi e il sottomarino sono attesi nel Mar Nero. Intanto un cacciatorpediniere statunitense sta già operando vicino ai mezzi navali militari russi nel Mar Egeo settentrionale.