Russia. Putin, ‘schieriamo 40 missili intercontinentali contro minaccia Nato’

di Enrico Oliari

Putin con shoyguIn quello che è ormai un clima da Guerra Fredda, come ha sottolineato nelle scorse settimane l’ex segretario dell’Unione Sovietica Michail Gorbaciov, il presidente russo Vladimir Putin ha reso noto di aver disposto l’implementazione delle capacità militari con 40 nuovi missili balistici intercontinentali dotati di testate nucleari, “in grado di sfuggire anche ai più sofisticati sistemi di difesa antimissilistica”.
Si tratta della risposta del Cremlino alla mossa della Nato di fortificare le proprie posizioni a est, tanto che nei giorni scorsi Washington ha fatto sapere di aver stabilito di inviare nell’area del Baltico mezzi aerei e armamenti pesanti. Il timore degli occidentali è che Mosca possa invadere altri paesi dopo aver annesso la Crimea, anche se la cosa appare assai poco probabile; il viceministro russo della Difesa, Anatoly Antonov, ha affermato di conseguenza che la Nato sta trascinando la Russia in una corsa al riarmamento.
Certo è che negli ultimi mesi la Nato ha avviato importanti esercitazioni nel Baltico ed in Estonia, mentre la Russia ha partecipato ad esercitazioni navali congiunte nel Mediterraneo prima con i cinesi e poi con gli egiziani. E’ lungo, invece, l’elenco degli “incidenti”, cioè dei contatti fra aerei ed altri mezzi delle due parti: solo per citare gli ultimi, due giorni fa un velivolo russo da ricognizione ha volato a soli 150 metri di altitudine sopra il cacciatorpediniere Usa Jason Dunham ed altre quattro navi nel Mar Baltico; in aprile due Tupolev 95 russi con capacità nucleare sono entrati nella zona di difesa aerea degli Stati Uniti in Alaska; l’11 aprile un caccia Sukoi 27 ha mancato si soli 6 metri un aereo spia statunitense Rc 135 al confine dello spazio aereo di Kalinigrad (Russia); il 29 aprile navi finlandesi hanno aperto fuoco di avvertimento verso un oggetto sommerso sconosciuto, probabilmente un sottomarino russo.
Putin, che oggi si è visto proprio con il presidente finlandese Sauli Niinisto, ha detto che “Se qualcuno mette in pericolo il territorio della Russia, essa deve puntare i propri armamenti verso i Paesi da dove proviene questa minaccia”, ed “è la Nato” ad avvicinarsi “alle nostre frontiere, non noi”: “Puntiamo armi solo contro chi ci minaccia”.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha replicato al capo del Cremlino affermando che il suo è “un tintinnio di sciabole ingiustificato, destabilizzante e pericoloso” e che “la Russia sta sviluppando nuove capacità nucleari”, “usa di più la retorica atomica nel comunicare la strategia di difesa”. Le posizioni di Putin – ha aggiunto Stoltenberg – “confermano uno schema aggressivo”.

Nella foto: Vladimir Putin con il ministro della Difesa Sergey Shoygu.