Senegal. Accordo per l’acquisto in Francia di beni dell’ex presidente Senghor

di Alberto Galvi

Il Senegal ha raggiunto un accordo con la casa d’aste di Caen, nel nord-ovest della Francia, per acquistare i beni preziosi del suo primo presidente. Il banditore ha ritardato le offerte dopo che lo Stato senegalese è intervenuto per negoziare con l’attuale proprietario. Sarebbero stati messi all’asta gioielli, medaglie militari, doni diplomatici e persino penne stilografiche d’oro di proprietà di Leopold Sedar Senghor e di sua moglie.
Il governo del Senegal aveva chiesto di negoziare con l’attuale proprietario l’acquisto diretto della collezione. Questi lotti della tenuta di Léopold Sédar Senghor provengono da un privato che dispone di ben 41 oggetti dell’ex presidente e di sua moglie. Gli organizzatori avevano detto che avrebbero portato avanti l’asta a dicembre se non fosse stato raggiunto un accordo.
Il Senegal ha dichiarato di voler acquistare la collezione per preservare la memoria e l’eredità di Senghor, che fu al potere dal 1960 al 1980. L’ex presidente fu un sostenitore del movimento anticoloniale della Negritudine negli anni ’30. Combatté per l’ex potenza coloniale francese durante la seconda guerra mondiale.
L’accordo è arrivato dopo che il presidente senegalese Macky Sall è intervenuto chiedendo al ministro della Cultura e all’ambasciata senegalese a Parigi di trovare un’intesa con il banditore. L’operazione è costata 244mila euro.