Siria. Attentato ad Azaz, 60 morti. Probabile la pista jihadista

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E’ di almeno 60 morti e di 150 feriti il bilancio dell’attentato condotto con un camion-bomba presso il mercato di Azaz, città situata vicino al confine turco, nella provincia di Aleppo. La zona è controllata dagli insorti, e la pista più probabile porta ad un’azione di matrice jihadista, dell’Isis.
La deflagrazione del camion cisterna è avvenuta nella strada situata tra il mercato e il tribunale, ed un testimone, l’avvocato Osama al-Merhi, ha riferito ripreso da Askanews che “Si vede il fumo, ci sono i cadaveri dei civili per terra. Questo crimine non può che essere stato commesso dall’organizzazione terrorista dello Stato islamico che colpisce i civili e quelli che cercano di ricostruire il Paese”.
Ad Azaz, che è già stata obiettivo di un attentato simile a novembre (25 morti) sono arrivate nelle ultime settimane centinaia di civili e di combattenti ribelli che si sono ritirati da Aleppo est, dopo la riconquista da parte dell’esercito siriano.
Non è la prima volta che i jihadisti colpiscono i ribelli e le aree poste vicino al confine siriano.
Speranza viene riposta nei colloqui che si terranno nelle prossime settimane ad Astana, in Kazakistan, frutto dell’accordo fra la Turchia e la Russia come d’altro canto la tregua in corso, che però ha visto in più occasione infrazioni da entrambe le parti.
I ribelli si sono scontrati oggi nei pressi di Damasco con i militari, uccidendo 9 persone di cui 7 soldati e due civili.