Siria. Rinvenuta fossa comune di civili uccisi dai ribelli mentre tentavano di lasciare Aleppo

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Le autorità siriane hanno rinvenuto ad Aleppo est, riconquistata nei giorni scorsi ai ribelli e ai loro alleati qaedisti di Jabat Fatah al-Sham, un fossa comune con i resti di 21 civili, tra i quali “cinque bambini e cinque donne”. Lo ha reso noto il responsabile del Dipartimento di Medicina legale, Zaher Hajjo, il quale ha spiegato che i “civili sono stati uccisi dai gruppi terroristici all’uscita dei quartieri orientali della città”.
Con tutta probabilità si è trattato di civili che hanno tentato di lasciare la città approfittando dei corridoi umanitari creati già settimane fa dai russi e dall’esercito regolare nel tentativo di far defluire gli abitanti dalla zona di guerra: i ribelli sparavano su chi si allontanava al fine trattenere gli abitanti e di far inorridire l’opinione pubblica internazionale per i bombardamenti sulla città ancora occupata dai cittadini; contestualmente avevano messo le loro posizioni nei pressi delle abitazioni e delle strutture sanitarie, di fatto utilizzando gli abitanti come scudi umani.
Sempre oggi ad al-Bab, zona della provincia di Aleppo controllata dall’Isis, vi è stato un attentato provocato dai jihadisti che ha causato una trentina di morti. La città è circondata dai ribelli e dalle forze turche dell’operazione “Scudo dell’Eufrate”, che combattono per allontanare l’Isis e i curdo-siriani dal confine turco. La notizia è stata data dall’esercito di Ankara.