Somalia. Lo scontro tra il presidente e il premier paralizza le elezioni

Scontri violenti nella capitale fra le facioni, decine di migliaia di abitanti in fuga.

di Alberto Galvi

Il presidente della Somalia Mohamed Abdullahi Mohamed ha sospeso il primo ministro Mohammed Hussein Roble per sospetta corruzione, azione giudicata da Roble come un tentativo di colpo di Stato. lo scontro di potere tra i due leader sta ostacolando il processo elettorale per le parlamentari.
In questi mesi di furiose dispute Abdullahi Mohamed e Roble si sono scambiati accuse per il mancato rispetto delle norme per lo svolgimento delle elezioni, in un momento in cui la Somalia sta cercando di ricostruire dal 1991 uno Stato centrale e di combattere con l’aiuto delle Nazioni Unite e di altri organismi il gruppo armato islamista al-Shabaab.
A Roble e alle opposizioni non è andato giù il tentativo di prolungare di due anni il mandato del presidente, e gli scontri tra le milizie del premier e del presidente, che hanno preso il controllo di aree della capitale Mogadiscio, hanno costretto alla fuga tra le 60mila e le 100mila persone.
Le elezioni a lungo ritardate sono iniziate il 1 novembre e avrebbero dovuto concludersi entro la fine dell’anno, ma non sono state affatto completate con solo poco più di 50 membri eletti alla Camera bassa dai delegati tribali, su 275 del totale. Quasi 30mila delegati dei clan sono stati incaricati di scegliere i 275 parlamentari della Camera bassa, mentre i senatori saranno scelti dai membri dei 5 consigli regionali. Entrambe le Camere del parlamento eleggono il presidente.
Per il periodo elettorale entrambe le parti avrebbero dovuto astenersi dal ricorrere alle agenzie di sicurezza, mentre avrebbero dovuto avviare un dialogo per tenere elezioni trasparenti. Gli osservatori internazionali hanno espresso preoccupazione per la lotta di potere tra il presidente e il primo ministro. Nel frattempo i soldati fedeli al premier Mohamed Hussein Roble hanno marciato per le strade, e alcuni di loro hanno preso posizione armati vicino al palazzo presidenziale.