di Giacomo Dolzani –
Nonostante l’embargo su armi, generi alimentari ed altri articoli di consumo che l’occidente ha imposto a Mosca in seguito alla crisi in Ucraina ed all’annessione della Crimea, un sondaggio della britannica YouGov, una delle principali agenzie operanti nel settore degli studi di mercato, denominato “2015 Expat Explorer Survey” e condotto per conto del colosso bancario londinese Hsbc, ha posizionato la Russia al quarto posto tra i paesi migliori in cui trovare lavoro ed integrarsi.
Questa, in tali settori, risulta superata soltanto da Svizzera, Svezia e Germania, paesi che si sono ormai lasciati alle spalle la crisi del 2008, la cui economia cresce a tassi molto superiori alla media europea e dove i cittadini possono contare su un welfare efficiente.
Le difficoltà che sta invece affrontando Mosca a causa delle tensioni con Stati Uniti ed Europa, con la svalutazione del rublo ed il crollo, pilotato dall’Opec, del prezzo del petrolio non hanno però impedito al 62% di coloro che hanno scelto la Russia come paese in cui emigrare di esprimere un parere positivo sulla loro scelta, sostenendo che “vi si trovano possibilità per migliorare le proprie competenze e per ottenere un lavoro soddisfacente”, mentre quasi il 70% ha dichiarato di avervi trovato un posto in cui “è facile integrarsi e sentirsi accolti sia professionalmente che personalmente”; più carente invece in campi come la qualità della vita, la sicurezza e la libertà politica che riducono il punteggio facendo arretrare il paese fino al quindicesimo posto in una visione complessiva.
Il campione su cui è stato svolto il sondaggio è costituito da circa 22.000 cittadini espatriati in 39 paesi.
Twitter: @giacomodolzani
