Taiwan. Il partito al governo DPP ha nominato Lai come candidato per le presidenziali

di Alberto Galvi

Il partito al governo di Taiwan ha nominato il vicepresidente William Lai come suo candidato per le elezioni presidenziali del prossimo anno. La scelta di Lai da parte del DPP (Partito Democratico Progressista) farà sicuramente infuriare la Cina, perché il politico è stato più esplicito sull’indipendenza taiwanese rispetto alla presidente Tsai Ing-wen.
Pechino vede Taiwan come parte del suo territorio e non ha escluso l’uso della forza per riunificare l’isola autogovernata. L’annuncio del DPP è arrivato due giorni dopo che la Cina ha formalmente concluso tre giorni di esercitazioni militari intorno a Taiwan, che includevano attacchi simulati contro obiettivi chiave sull’isola.
William Lai è stato a lungo considerato il capofila per la nomina del DPP per succedere alla Tsai, che non potrà ricandidarsi dopo la fine del suo secondo mandato quadriennale nel maggio 2024. Lai è stato deputato, sindaco della città meridionale di Tainan e premier di Taiwan prima di sfidare la presidente Tsai Ing-wen per la nomina presidenziale del partito nel 2019.
Dopo che la Tsai ha vinto le primarie e si è candidata per la presidenza, Lai ha accettato di proporsi per la vicepresidenza. La coppia ha sconfitto facilmente il principale partito nazionalista di opposizione nel 2020. Il presidente e il vicepresidente sono eletti direttamente nello stesso scrutinio a maggioranza semplice con voto popolare per un mandato di 4 anni, eleggibile per un secondo mandato.
Pechino ha affermato che qualsiasi mossa taiwanese verso una dichiarazione di indipendenza formale richiederebbe una risposta militare. La Cina ha intensificato la pressione militare, diplomatica ed economica su Taiwan dall’elezione della Tsai nel 2016, poiché vede l’isola come una nazione sovrana de facto. Lai ha elogiato i due mandati della Tsai come presidente.