Turchia. Blocco dei comizi: Erdogan, ‘sono identici ai nazisti’

di Francesco Cirillo –

Attacco diretto di Recep Tayyp Erdogan nei confronti di Berlino: il presidente turco, durante una manifestazione di donne a favore della riforma costituzionale che verrà confermata attraverso il voto referendario, ha definito i divieti opposti ai comizi che si sarebbero dovuti tenere in Germania “identici ai metodi nazisti”.
In alcune città tedesche i governi locali hanno attuato nei giorni scorsi un blocco per impedire ad esponenti del governo di Ankara di parlare alle comunità turche presenti nella Repubblica Federale Tedesca in vista del referendum. La cosa ha fatto infuriare Ankara che ha minacciato la rottura definitiva con il governo di Berlino. L’annullamento di tre manifestazioni era stato anticipato dall’arresto, in Turchia, del giornalista della Welt, per cui corrispondeva dalla Turchia, Deniz Yucel in quanto accusato di spionaggio direttamente dal presidente Erdogan.
Sembra che anche Vienna sia pronta a bandire in toto i comizi dei politici turchi in territorio austriaco. Inoltre il governo ha proposto di sospendere i negoziati per l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, ed il cancelliere austriaco  Christian Kern ha proposto, in un’intervista rilasciata alla Welt, una procedura comunitaria per impedire i comizi elettorali turchi in tutti i paesi dell’Ue dove sono presenti comunità turche. Kern ha ribadito che Bruxelles deve chiudere definitivamente le trattative per l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea e ridefinire i rapporti con un paese che si sta allontanando dagli standard democratici.
In Germania tuttavia c’è la volontà di mantenere solidi i legami con la Turchia anche se molti tedeschi, l’81 percento di coloro che hanno risposto a un sondaggio della Bild, pensano che la cancelliera Angela Merkel sia stata troppo morbida con il presidente Turco. Secondo il quotidiano tedesco Der Spiegel, si vuole sollecitare la Merkel a cancellare l’accordo sui migranti con Ankara.
Dopo il tentato golpe del 15 luglio, Erdogan ha attuato forti epurazioni e purghe facendo arrestare decine di migliaia di giornalisti, militari, diplomatici e giudici ritenuti oppositori politici, di fatto attuando la totale eliminazione dello stato di diritto. É entrato prepotentemente nella guerra civile siriana facendo intervenire l’esercito turco nel nord della Siria con l’obiettivo principale di evitare la nascita di uno stato curdo al confine. Le forze di Ankara hanno cooperato con le forze russe eliminando ogni coordinamento con gli alleati dell’Alleanza Atlantica.
Erdogan si prepara ad una difficile campagna referendaria che potrebbe trasformare il sistema parlamentare turco in un sistema presidenziale con ampi poteri allo stesso presidente, e la cosa gli permetterebbe di governare fino al 2029. Avvicinandosi sempre più alla Russia, il presidente turco parrebbe disposto anche a tagliare i ponti con l’Europa; la partnership con la Nato potrebbe essere messa in discussione dalla Turchia e dalla stessa Alleanza Atlantica.