UE. Approvata al PE risoluzione sul Recovery Plan

di Elisabetta Corsi –

Nella risoluzione sulla revisione del bilancio Ue post 2020 e sulle proposte per la ripresa, il Parlamento Europeo chiede un pacchetto di misure solido, incentrato sulle esigenze dei cittadini e che rispetti i vincoli economici posti da Bruxelles. Una risoluzione approvata con 505 voti favorevoli, 119 contrari e 69 astenuti.
Nel testo si sottolinea come i cittadini devono essere posti al centro della strategia di ripresa, aggiungendo che il parlamento sarà fermo nella difesa dei loro interessi. In questa risoluzione si insiste sul fatto che il nuovo fondo di ripresa e trasformazione debba avere un’entità di almeno 2.000 miliardi di euro, essere finanziato attraverso l’emissione di obbligazioni a lungo termine ed essere erogato attraverso prestiti ma soprattutto sovvenzioni, pagamenti diretti per investimenti e capitale proprio. Inoltre, la Commissione non dovrebbe utilizzare “dubbi moltiplicatori per pubblicizzare cifre ambiziose” e non dovrebbe ricorrere a “sortilegi finanziari”, perché in gioco c’è la credibilità della stessa Unione Europea.
Il piano di ripresa deve essere fornito in aggiunta al prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP) ossia il bilancio a lungo termine dell’Ue, e non a scapito dei programmi comunitari esistenti e futuri. Inoltre, i relatori insistono sulla necessità di aumentare i fondi per il suddetto quadro, sottolineando come il parlamento debba usare i suoi poteri di veto qualora le sue richieste non venissero soddisfatte.
I fondi per la ripresa dovrebbero essere destinati a programmi rientranti nel bilancio dell’Ue, per garantire il controllo e la partecipazione parlamentare; l’assemblea vuole inoltre essere pienamente coinvolta nella definizione, nell’adozione e nell’attuazione del fondo per la ripresa. La richiesta è che la Commissione debba astenersi da qualsiasi tentativo di elaborare una strategia al di fuori del metodo comunitario e ricorrendo a mezzi intergovernativi.
Questo pacchetto dovrà coprire un asso di tempo sufficientemente grande per attutire la forza dell’impatto che avrà sull’economia l’attuale crisi scatenata dall’epidemia di Covid-19. Il pacchetto di misure dovrà sostenere le piccole e medie imprese, investire sulla formazione dei lavoratori, creare un nuovo programma sanitario europeo e, inoltre, una priorità dovranno essere gli investimenti sulla base del Green Deal e dell’Agenda digitale.
Nella risoluzione si avanza anche la richiesta di stanziare nuove risorse proprie (le fonti di entrata dell’Ue), in modo da evitare un ulteriore aumento dei contributi diretti degli stati membri al bilancio comunitario, per soddisfare le esigenze del quadro finanziario pluriennale e del Fondo per la ripresa e la trasformazione. Oltre a questo viene richiesto anche un aumento immediato e permanente del massimale delle risorse proprie.
Le decisioni adesso spettano alla Commissione Europea che deve presentare il 27 maggio prossimo una proposta di revisione del QFP e del Fondo di ripresa che tenga conto della crisi sanitaria e delle sue conseguenze.