Ue. Israele e Palestina: gli eurodeputati chiedono un’iniziativa di pace europea

Ufficio stampa Parlamento europeo in Italia

L’UE dovrebbe istituire una conferenza internazionale per riportare sulla buona strada la soluzione a due Stati, al fine di ripristinare l’orizzonte politico per una pace duratura. In una risoluzione adottata oggi l’Europarlamento europeo ha chiesto di porre fine al protrarsi del conflitto israelo-palestinese e all’occupazione dei territori palestinesi attraverso la ripresa di veri colloqui di pace.
Il testo non legislativo è stato adottato per alzata di mano.
Nel ribadire il loro sostegno a una soluzione negoziata fondata sulla coesistenza di due Stati sulla base dei confini del 1967, con la convivenza di due Stati sovrani e democratici e con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati, i deputati esortano la comunità internazionale a sostenere Israele e Palestina nei negoziati per un accordo sullo status definitivo e il riconoscimento reciproco.

Porre fine alla violenza dei coloni e agli attacchi indiscriminati dei gruppi armati palestinesi.
I deputati ricordano che gli insediamenti sono illegali ai sensi del diritto internazionale, ne chiedono l’immediata cessazione e sottolineano come le recenti decisioni di crearne di nuovi compromettano ulteriormente le prospettive di una soluzione praticabile fondata sulla coesistenza di due Stati.
Il Parlamento condanna fermamente anche il continuo terrorismo contro Israele, riconosce pienamente le legittime preoccupazioni di Israele in materia di sicurezza e il suo diritto a contrastare gli atti di violenza e proteggere la popolazione civile.
Tutti gli atti di violenza, compreso l’uso sproporzionato della forza nelle operazioni militari da parte delle forze di difesa israeliane, gli attacchi terroristici contro civili innocenti e l’attacco alle infrastrutture civili, devono cessare immediatamente. I deputati sottolineano l’aumento della violenza dei coloni e gli attacchi indiscriminati condotti dalle organizzazioni terroristiche palestinesi inserite nell’elenco UE, tra cui Hamas, la Jihad islamica palestinese e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina.

Elezioni presidenziali e legislative in Palestina.
I deputati chiedono che in Palestina si tengano le elezioni presidenziali e legislative attese da tempo (le ultime elezioni si sono tenute rispettivamente nel 2005 e nel 2006), e invitano Israele a consentire lo svolgimento di tali elezioni a Gerusalemme Est. Inoltre, l’UE e il Parlamento devono poter osservare tali elezioni, su invito.
Infine, riconoscendo il ruolo svolto dall’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione) nel fornire ai rifugiati palestinesi servizi essenziali, i deputati ribadiscono l’importanza dell’istruzione nella costruzione di prospettive per una soluzione a due Stati. Tutti i libri e i materiali scolastici sostenuti dai fondi dell’Unione devono essere in linea con gli standard di pace e tolleranza dell’UNESCO e, in caso di presentazione di prove chiare e fondate sull’uso improprio, i finanziamenti UE dovranno essere sospesi.