Ue. La Commissione, ‘I paesi membri dovrebbero concedere alla Bosnia-Erzegovina lo status di candidato’

di Alberto Galvi

La Commissione europea ha consigliato agli Stati membri dell’Ue di concedere alla Bosnia-Erzegovina lo status di candidato nonostante le critiche su come è gestita la nazione. La raccomandazione era molto attesa nella Bosnia-Erzegovina, paese etnicamente diviso e tra le ultime nazioni balcaniche ad ottenere lo status di candidato per diventare un membro dell’Ue.
La Commissione europea può solo consigliare quali nazioni dovrebbero essere candidate a far parte della Ue, e tutti gli Stati membri dovranno decidere all’unanimità su tale scelta. Una volta che un paese avrà ottenuto lo status di candidato, potranno volerci ancora anni prima che l’adesione diventi realtà.
Affinché la Bosnia-Erzegovina ottenga la candidatura dovranno essere attuate riforme nei settori della magistratura, della lotta alla corruzione e dei cambiamenti costituzionali ed elettorali. Negli ultimi anni sono stati compiuti pochi progressi su tali questioni, come nelle recenti elezioni generali in cui sono stati segnalati numerosi brogli.
Mancando almeno l’impegno ad attuare le riforme, diversi paesi come a Turchia ed altri dei Balcani hanno atteso circa due decenni per procedere nel percorso di adesione all’Ue.
Nel caso della Bosnia-Erzegovina è essenziale che gli Stati membri siano veloci ad approvare la candidatura già a dicembre per via dei cambiamenti geopolitici nella regione, sensibili alla guerra russa in Ucraina.