Ue. Vince l’asse franco-tedesco. Von der Leyen capo della Commissione, Lagarde alla Bce

Borrell nuovo Pesc. Il premier Conte soddisfatto, ma per l’Italia di Salvini e Di Maio è una debacle.

di Enrico Oliari

Gli accordi fra i capi di Stato e di governo dell’Ue, cioè il Consiglio europeo, hanno individuato i ruoli chiave della nuova legislatura nelle figure della popolare Ursula Von der Leyen alla Commissione Ue, già ministro della Difesa della Germania, della francese Christine Lagarde, fino ad oggi capo del Fondo monetario internazionale, alla guida della Bce, e del socialista spagnolo Josep Borrell, ministro degli Esteri, come Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue (Pesc).
Il liberale belga Charles Michel è stato designato alla presidenza del Consiglio europeo, mentre l’italiano David Sassoli, giornalista ed eurodeputato Pd, è stato eletto presidente del Parlamento europeo, succedendo per i 2 anni e mezzo previsti a un altro italiano, il forzista Antonio Tajani.
La carica del nuovo capo della Commissione, Von der Leyen, dovrà passare per il vaglio dell’Europarlamento dove in molti speravano nell’olandese Frans Timmermans, ma alla nomina di quest’ultimo molti si sono messi di traverso tra cui il premier italiano Giuseppe Conte e i Visegrad.
Conte ha notato che i due partiti che compongono il governo italiano, Lega e M5S, sono rimasti fuori dai giochi in quanto non partecipano ai principali partiti dell’Europarlamento (Ppe – 180 seggi, S&D – 145 e Alde – 109 su 750), per cui non prendono pare all’assegnazione delle euro poltrone, ma va detto che sia Matteo Salvini che Luigi di Maio hanno fatto i salti mortali per inimicarsi ogni ambiente di Bruxelles. Le elezioni europarlamentari in Italia sono state stravinte dalla Lega, ma la voce grossa e il battere il pugno sul tavolo di Salvini si infrangono con la realtà di un’assoluta inconsistenza a Bruxelles, specie dopo che il suo alleato ed amico, l’ungherese Viktor Orban, come pure i sovranisti britannici, gli hanno voltato le spalle.
Così, dopo anni di strali e di attacchi individuali di Salvini a questo e a quello, il risultato ottenuto è l’esatto contrario, una debacle, tant’è che l’Italia si trova fuori dai giochi ed a trionfare è stato il paventato asse franco-tedesco. Tra l’altro Von der Leyen è considerata una fedelissima della cancelliera tedesca Angela Merkel,
Conte si è detto soddisfatto dei risultati e della mediazione portata avanti dall’Italia, ma il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato con enfasi ben altro, e cioè che “vince l’asse franco-tedesco”, e che “mai era stato possibile definire in maniera così rapida l’intera equipe”. Conte ha comunque assicurato di aver spuntato “il portafoglio più strategico nell’interesse dei cittadini italiani: la concorrenza”, e che “verrà individuata la figura più idonea, la magna pars nella decisione la avrà la Lega”.
Nella legislatura appena terminata l’Italia aveva Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento europeo, Federica Mogherini agli Esteri (Pesc), Mario Draghi a capo della Bce, Roberto Gualtieri ai Problemi economici e monetari, Pier Antonio Panzeri ai Diritti umani (sottocommissione).

Christine Lagarde.