UNESCO. Occhi su Palestina, al via trattative adesione. Aperta a Parigi 36a Conferenza generale

Ansa, 25 ott 11 –

di Luana De Micco – La sfida palestinese per ottenere un seggio di piena adesione all’Onu compie un nuovo passo a Parigi, dove nella sede dell’Unesco hanno preso il via oggi le trattative diplomatiche sulla domanda di attribuzione alla Palestina dello statuto di stato membro dell’organismo delle Nazioni Unite per Scienza, Educazione e Cultura. La richiesta di riconoscimento, sostenuta da 24 Paesi arabi, passa da all’attenzione della 36/a Conferenza generale, dove sono rappresentati tutti i 193 Stati membri dell’Onu. In questa sede e’ necessaria una maggioranza dei due terzi affinche’ la Palestina sia ammessa come membro a pieno titolo dell’organizzazione. Il dibattito entrera’ nel vivo della questione solo domani, riferiscono fonti vicine all’Unesco, dopo gli odierni discorsi formali di apertura. Ma il voto definitivo, precisano, non e’ atteso prima della fine del mese o i primi giorni di novembre. Di fatto, l’Unesco ha gia’ riconosciuto la Palestina, quando lo scorso 5 ottobre il Consiglio esecutivo ha dato il via libera alla raccomandazione per la sua ammissione a pieno titolo. La decisione era stata adottata con 40 voti a favore su 58. Tra gli astenuti c’erano stati Italia, Spagna, Francia, Grecia e Belgio. Mentre a votare contro erano stati, tra gli altri, la Germania e gli Stati Uniti, gia’ impegnati a stoppare la richiesta di adesione della Palestina nel Consiglio di sicurezza dell’Onu. La sera stessa il governo spagnolo ha poi fatto sapere che il suo voto sarebbe evoluto in senso positivo. Nonostante l’opposizione israeliana e delle pressioni attribuite a Washington, l’Autorita’ nazionale palestinese ha cosi’ incassato all’epoca la prima vittoria diplomatica, da quando il presidente Abu Mazen ha avviato la sfida di un riconoscimento dello Stato palestinese. Il voto del Consiglio dell’Unesco era stato fortemente criticato da Washington e Parigi che hanno definito ”prematura” la proposta di adesione dell’Anp. ”La priorita’ e’ la ripresa dei negoziati con Israele e per quanto riguarda lo status della Palestina, e’ a New York che si deve discutere”, aveva reagito il Quai d’Orsay. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, aveva bollato come ”inspiegabile” e ”confuso” il voto del Consiglio esecutivo dell’Unesco e aveva fatto notare che ”la decisione deve essere presa dall’Onu e non attraverso delle sussidiarie”. Gli Usa hanno anche minacciato di sospendere il versamento dei loro contributi all’Unesco e chiesto a tutte le delegazioni di votare contro.