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Ancora non sono apparsi legami fra l’ufficiale saudita che ieri ha ammazzato tre persone e ferito altre tre nella base navale militare statunitense di Pensacola, in Florida: l’uomo, che si trovava nella base per un addestramento, è entrato nella classe dove avrebbe dovuto seguire una lezione ed ha aperto il fuoco sui presenti, quindi si è dato alla fuga salvo venire ucciso da un agente della polizia locale. La base è stata immediatamente chiusa.
Mohammed al-Shamrani, questo il nome dell’aggressore, prima dell’attacco aveva scritto su Twitter parole pesanti contro gli Usa, visti come “il male” e come una “nazione malvagia”: “Non sono contro di te solo perché sei americano – aveva scritto -, non ti odio per le tue libertà, ti odio perché ogni giorno sostieni, finanzi chi commette crimini non solo contro i musulmani ma anche contro l’umanità”.
Nonostante al-Shamrani si sia recato anche di recente in Arabia Saudita, non sono emersi collegamenti con strutture terroristiche, per quanto gli inquirenti non stiano escludendo nessuna pista.
