Usa. Trump mette nel mirino le norme automobilistiche a salvaguardia dell’ambiente

di Manuel Giannantonio

Il governo di Donald Trump se la prende con una “delle misure emblematiche del presidente Barack Obama per combattere il cambiamento climatico”, riporta il The New York Times. Giovedì primo agosto l’esecutivo americano ha reso pubblico un progetto di regolamentazione che gela le norme del consumo di carburante per i veicoli e che impedisce peraltro agli Stati di imporre le proprie norme.
La regolamentazione adottata nel 2012 infatti imponeva ai costruttori automobilistici di raggiungere progressivamente una media di 54 miglia per gallone di benzina nel 2025 (sostanzialmente 5,2 litri ogni 100 chilometri), il governo Trump porterebbe la norma a 37 miglia per gallone (7,6 litri ogni 100 chilometri), ossia l’obiettivo attualmente previsto per il 2020. Oltre questa data, la norma non cambierebbe fino al 2026.
Con queste nuove regole “il governo Trump mira direttamente la California e il suo ruolo di regolatore del settore automobilistico per il paese”, sostiene il The Wall Street Journal. Il più grande Stato del paese è un vero e proprio leader sulla questione del cambiamento climatico e impone da lungo tempo norme ambiziose sul consumo di carburante per i veicoli. Altri tredici Stati hanno adottato le sue regole e la regolamentazione dell’era Obama “è largamente calata”, come ricorda il giornale.
Ormai, il governo Trump vuole impedire agli Stati di fissare delle norme più restrittive rispetto a quelle inflitte a livello federale. Una volontà che promette una lunga battaglia giuridica, che potrebbe raggiungere la Corte suprema. “La California difende le sue regole di consumo”, titola il Los Angeles Times il 3 agosto, citando il governatore dello Stato Jerry Brown, che ha promesso di combattere il progetto federale “con tutti i mezzi possibili e immaginabili”.
Il governo Trump afferma che le norme di consumo dell’epoca Obama rischiano di comportare 12.700 decessi supplementari in incidenti stradali nei prossimi tredici anni. Condurrebbe gli automobilisti a guidare con veicoli più vecchi ma più leggeri e dunque proteggendo di meno i passeggeri. Un’argomentazione che lascia i critici perplessi, come riporta il The New York Times.
Il progetto di regolamentazione svelato giovedì “ha immediatamente suscitato l’opposizione di un insieme inusuale di detrattori, compresi non solo i difensori dell’ambiente ma ugualmente i rappresentanti dell’industria automobilistica così come alcuni Stati”, specifica il Times.
Se le grandi aziende automobilistiche giudicano le norme dell’epoca Obama troppo restrittive, temono di trovarsi in una situazione di incertezza nel caso di una lunga disputa giuridica. Di conseguenza. Hanno infatti evocato un compromesso tra le autorità federali e lo Stato della California.