Venezuela. Elezioni regionali: il presidente Maduro e il partito PSUV si consolidano

di Alberto Galvi

Le elezioni regionali in Venezuela hanno visto il partito PSUV (Partido Socialista Unido de Venezuela) di Nicolas Maduro vincere in 20 dei 23 Stati. L’opposizione ha pagato a caro prezzo la sua mancanza di unità, ottenendo solo gli Stati di Zulia, Nueva Esparta e Cojedes con il MUD (Mesa de la Unidad Democrática), per la precisione Cojedes ha vinto in Zulia, mentre Fuerza Vecinal in Nueva Esparta.
In questa tornata elettorale il PSUV ha recuperato tre governatorati che erano in mano all’opposizione, nella fattispecie Táchira, Anzoátegui e Mérida, mentre ha confermato i governatorati di Amazonas, Apure, Aragua, Barinas, Bolivar, Carabobo, Delta Amacuro, Falcon, Guarico, La Guaira, Lara, Miranda, Monagas, Portuguesa, Sucre, Trujillo e Yaracuy.
L’opposizione venezuelana ha migliorato i suoi risultati elettorali nei 335 comuni, ma la coalizione dei partiti filo-governativi del GPPSB (Gran Polo Patriótico Simón Bolívar), capitanata dal PSUV di Maduro, ha ottenuto la stragrande maggioranza dei consigli; i rimanenti sono stati conquistati dal MUD, dall’AD (Alianza Democratica) e da altri partiti più piccoli. Il PSUV ha 9 dei 10 sindaci delle più importanti città del paese, compresa la capitale Caracas. Il MUD ha vinto solo a Maracaibo.
Il Venezuela è un paese autoritario, con una sola istituzione democratica, l’Assemblea Nazionale composta da 277 seggi i cui membri restano in carica 5 anni. Nel 2020 il Consiglio elettorale nazionale ha aumentato il numero di seggi nell’Assemblea nazionale da 167 a 27; le prossime elezioni legislative si terranno nel dicembre del 2025.
In questi anni Maduro ha esercitato un controllo sempre più autoritario sul Venezuela. Il presidente dell’Assemblea nazionale Juan Guaido è riconosciuto come legittimo presidente ad interim da più di 50 paesi come, ma Maduro mantiene il controllo di tutte istituzioni e ha il sostegno delle forze di sicurezza.
La mancanza di unità tra le opposizioni ha influenzato sia i risultati sia la partecipazione al voto, facendo non solo perdere consensi, nessi lasciando prospettare difficoltà in vista delle presidenziali del prossimo anno.