Venezuela. Nuove sanzioni dagli Usa

di Alberto Galvi

A causa della mancata adesione del governo Maduro ai principi democratici, gli Stati Uniti stanno reimponendo in vista delle elezioni di luglio nuove sanzioni al vitale settore petrolifero. Il Venezuela accusa Washington di aver tradito la promessa di revocare tutte le sanzioni fatto durante i negoziati segreti tra i due paesi.
In occasione degli incontri di ottobre alle Barbados erano state parzialmente allentate le misure punitive dopo che era stato raggiunto un accordo elettorale tra il governo venezuelano e l’opposizione.
La re-imposizione delle sanzioni comporta che la vendita di carburante del Venezuela subirà un duro colpo, mentre le compagnie petrolifere statunitensi che operano nel paese saranno costrette ad affrettarsi per ottenere autorizzazioni speciali.
Decine di paesi, compresi gli Stati Uniti, hanno rifiutato i risultati delle elezioni del 2018 vinte da Maduro. Le sanzioni tuttavia non hanno portato alla rimozione di Nicolas Maduro, che gode del sostegno di Cuba, Russia e Cina.
Il governo venezuelano ha vietato a diversi importanti oppositori politici di partecipare alla corsa presidenziale del 28 luglio, nonostante lo scorso ottobre avesse concordato con l’opposizione di tenere un voto libero ed equo. Maduro sta cercando un terzo mandato di sei anni dopo 11 anni in carica segnati da sanzioni, collasso economico e accuse di repressione.