Vinitaly, il Lazio c’è con le sue eccellenze

di Andrea Piatti – 

Il Padiglione Lazio migliora concentrandosi. In uno spazio inferiore per superficie, con un ridotto numero di espositori, il Lazio si presenta comunque con un Padiglione funzionale e ben allestito, che dovrà, ma che potrà essere migliorato, con l’ausilio del parere di tutti i partecipanti. Arioso e di alta visibilità nel quale campeggia la più importante C, antina del comprensorio col suo Stand color giallo oro, La Gotto d’oro, vanto dell’enologia dei Castelli Romani, di Marino e di tutti i soci. Posta all’ingresso del padiglione costituisce un biglietto di buon augurio. Pur concentrata nei quattro giorni la manifestazione ha visto la presenza complessiva di oltre 140.000 visitatori (e pensare che il biglietto costa 80 euro!!!) per degustare i vini italiani migliori del mondo anche se ancora non si riesce a dimostrarlo. Circa 4.000 espositori hanno messo in mostra i migliori vini per tutte le occasioni, per il consumo giornaliero con i vini tradizionali, per le feste con i vini selezionati e per le grandi occasioni con i vini di gran valore; c’è stata una minore presenza di stranieri, si è innalzata la qualità degli italiani. Oltre ai vini fermi, l’hanno fatta da padroni i nostri spumanti che col Bellavista ed i Franciacorta in genere hanno un gusto che è talora più gradevole dello champagne: tanto di cappello agli amici francesi, ma gli italiani hanno deciso di tenere alto il loro. Tante le novità, finita la moda di vini ad alta gradazione ed è col sapore sempre più legnoso, il gusto si è evoluto verso vini giovani, freschi, briosi e talora di bassa gradazione fino a quelli sperimentalmente dealcolizzati (per ora solo prove) per venir incontro ai consumi fuori casa nel rispetto della legge. Nel padiglione Lazio gli eventi si sono susseguiti durante tutto il suo svolgersi con interessantissimi convegni sull’ analisi sensoriale con indagini specifiche poste in esser con i consumatori organizzato dall’azienda romana mercati. Durante la giornata del lunedì c’è stata la visita del nuovo assessore regionale all’ agricoltura Sonia Ricci, nonché di vari esponenti del mondo agricolo (Confagricoltura, Coldiretti, AGCI, Confcooperative, Lega Coop e sopratutto la Camera di Commercio). Intensi gli incontri cooperativi. Il Presidente della Gotto d’Oro ha dichiarato di ritenersi soddisfatto dei risultati e dei numerosi incontri con operatori italiani e sopratutto esteri finalizzati ad attivare nuove prospettive nel segno di prezzi remunerativi in modo da rendere effettivamente vantaggioso vendere su mercati esteri. I francesi esportano volumi di vino inferiori a quelli italiani, ma incassano molto di più, l’impegno di tutta la filiera è di ridurre questo gap che si possa ricavare sempre meglio nel mercato estero, allentando la concorrenza sul mercato interno, prima causa della morte di tante cantine.
Da qui comincia il rilancio del vino italiano e da questo Vinitaly ne trarremo le giuste premesse, che consolideemo il prossimo anno, con l’auspicio che nel frattempo il Comune di Verona migliori l’organizzazione della viabilità (due ore e mezza per arrivare e parcheggiare in fiera) e dei parcheggi (due ore per uscire dal parcheggio) -non si può gestire un evento straordinario, con metodi e mezzi ordinari.