Yemen. Attentato all’aeroporto di Aden, 22 morti. Salvo il nuovo governo

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Attentato oggi nei pressi dell’aeroporto di Aden, nello Yemen, dove era atteso un volo con i membri del nuovo governo di coalizione frutto degli accordi fra il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi e i separatisti del sud del Paese.
La dinamica ha visto l’esplosione di un potente ordigno piazzato nello scalo alla quale sono seguiti spari: i morti sono almeno 22 e i feriti una sessantina, mentre i nuovi ministri sono rimasti illesi, come pure l’ambasciatore saudita Mohammad Said al-Jaber, che era con loro sul volo.
Il sospetto è che a colpire siano stati i ribelli Houti, in guerra con il governo Hadi da ormai 5 anni.
Il golpe degli houthi, dietro al quale vi sarebbe l’Iran (che però nega), è arrivato dopo che per mesi avevano chiesto invano alcuni riconoscimenti come l’inserimento di 20mila appartenenti alla minoranza nelle forze armate governative, l’assegnazione di 10 ministeri e l’inclusione nella regione di Azal di Hajja e dei governatorati di al-Jaw.
Una prima intesa fra gli Houti e i separatisti del sud è fallita, per cui questi avevano accettato su insistenza della comunità internazionale di allearsi con Hadi, sostenuto dai sauditi.