Le lacune della riforma fiscale di Trump

di Manuel Giannantonio –

L’abbassamento delle imposte sulle società supervisionate da Trump e dal suo entourage non risolverà di certo i problemi del paese. Al contrario, contribuirà senz’altro ad aumentare il debito già consistente accrescendo le disuguaglianze.
Dopo il fallimento dell’abrogazione prima e della sostituzione poi dell’Affordable Care Act (Obama Care), l’amministrazione Trump e la maggioranza repubblicana al Congresso sono ora passati alle riforme fiscali.
Per antonomasia il compito della politica fiscale è quello di riflettere i valori di un paese e risolverne i problemi. Ora gli Stati Uniti, come grande potenza mondiale, si trovano ad avere a che fare con quattro macro problemi: l’abbattimento delle disuguaglianze, la crisi dell’insicurezza dei posti di lavoro, il cambiamento climatico e la debolezza della capacità produttiva. Inoltre devono fronteggiare la necessità di ricostruire l’infrastruttura e rinforzare il sistema scolastico.
Ciò che Trump e l’ala repubblicana del Congresso offrono è una risposta alle sfide sopracitate che genera benefici sostanzialmente per le classi più ricche e non per il ceto medio, che costituisce di fatto il tessuto sociale. Una grande parte dell’alta società, infatti, vedrà diminuire le tasse. Se le disuguaglianze sono sempre state un problema in questo paese, come ce lo conferma la storia recente, l’adozione della riforma fiscale proposta dai repubblicani contribuirà al proseguimento dello status quo.
Le società e le imprese saranno i grandi beneficiari, ma i repubblicani più degli altri dovranno necessariamente capire che sarà fondamentale ridurre le imposte per le imprese che investono in America e creano conseguentemente lavoro.
I repubblicani sognano anche un sistema fiscale territoriale, nel quale le società americane avranno imposte unicamente sulle entrate che generano in America. Ciò non farà altro che incoraggiare le aziende americane a delocalizzare le loro produzioni in paesi con imposte minori. Gli Stati e le municipalità degli americani sono di fatto responsabili di una gran parte del sistema sanitario e della sicurezza sociale del paese e le imposte sulle entrate degli Stati sono il modo migliore di introdurre progresso.
Trovare soluzioni ai problemi a quali l’America è confrontata richiede molto di più di alcuni “accorgimenti federali”. L’aumento del livello della vita, ad esempio, è il risultato dell’innovazione tecnologica che a sua volta dipende dalla ricerca. Pertanto, il sostegno del governo federale è fondamentale e non può essere ignorato.
Trump ha riconosciuto e criticato l’aumento del debito nazionale del paese, proponendo riduzioni d’imposte che non porteranno a una crescita più rapida. Una politica alternativa potrebbe essere quella di aumentare le tasse sul carbone e stimolarne la crescita. Comprenderebbe una riforma reale delle tasse alle società, che eliminerebbe le astuzie che permettono di fatto ad alcune delle grandi imprese mondiali di pagare tasse ridicole.
La politica fiscale può ugualmente offrire vantaggi a coloro i quali investono fondi nella ricerca creando lavoro, imposte più elevate sulla terra e sulla speculazione immobiliare riorientando capitali verso spese migliorative della produttività.