Siria. Ufficiali Nato catturati ad Aleppo: intrappolati dietro le linee dei ribelli

di Nia Guaita –

Già nel mese di settembre numerosi rapporti di intelligence avevano suggerito che un centro di comando occidentale fosse situato dietro le linee dei terroristi di Jabat Fatah al-Sham (ex Jabat al-Nusra), e che era stato preso di mira e parzialmente distrutto da un attacco missilistico russo.
Nel giugno 2016 il Telegraph aveva ammesso che le forze speciali britanniche stavano aiutando un gruppo ribelle “(…) con la logistica, come la costruzione di difese per rendere i bunker sicuri”. Il Los Angeles Times aveva pubblicato che anche la Cia stava sostenendo i miliziani, tra cui Jabat Fatah al-Sham, diramazione siriana di al-Qaeda, indicata come la forza terroristica responsabile del controllo di Aleppo est.
Oggi sempre più conferme arrivano dell’arresto di “ufficiali Nato”, con un elenco di alcuni dei nomi e nazionalità di militari e comandanti sul campo della Coalizione. Essi sarebbero rimasti intrappolati ad Aleppo, nella sala operativa situata nello scantinato di un edificio nel Suq al-Luz, in via al-Sharad, ad Aleppo est, e catturati da un commando dei corpi speciali russi (Specnaz).
Il fatto potrebbe spiegare il comportamento del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e dei funzionari occidentali delle Nazioni Unite che hanno chiesto “un immediato cessate il fuoco” quando già il 99 per cento di Aleppo est era controllato dalle forze governative siriane. Le nazionalità dei militari catturati sono Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna,, Germania, Israele, Turchia, Arabia Saudita, Marocco, Qatar e altre.
Alla luce della loro nazionalità e del loro rango il governo siriano ha adesso una carta molto importante per intavolare negoziati con i vari Paesi. Nelle ultime 48 ore alcuni degli 8.079 “ribelli” e terroristi sono stati evacuati con le loro famiglie in dieci operazioni condotte dall’esercito siriano con autobus e ambulanze dai quartieri di Salah-Eddin, al-Ansari, al-Mashhad e al-Zibdiyeh.
Il Syrian Arab News Agency ha riportato oggi che “L’accordo sull’evacuazione dei miliziani e delle armi dai quartieri orientali della città di Aleppo è stato sospeso dopo che i gruppi terroristici lo hanno violato”. E’ stato poi detto che “la sospensione dell’accordo resterà in vigore fino ad ottenere garanzie che obblighino i gruppi terroristici a rispettare tutte le disposizioni (…). Da parte siriana c’è la volontà di porre fine allo spargimento di sangue e ripristinare la sicurezza e la stabilità in tutta la città di Aleppo”. I gruppi terroristici avrebbero infatti sparato sugli autobus e sulle ambulanze all’incrocio di al-Ramousseh, mentre Mezzaluna Rossa e il Comitato Internazionale della Croce Rossa  stavano supervisionando il processo di evacuazione.

I nomi di alcuni degli ufficiali arrestati pubblicati da Fares Shehabi, parlamentare siriano e capo della Camera di Commercio di Aleppo, sulla sua pagina Facebook (Fonte: Global Search).
Mutaz Kanoğlu – Turkey
David Scott Winer – USA
David Shlomo Aram – Israel
Muhamad Tamimi – Qatar
Muhamad Ahmad Assabian – Saudi
Abd-el-Menham Fahd al-Harij – Saudi
Islam Salam Ezzahran al-Hajlan – Saudi
Ahmed Ben Naoufel al-Darij – Saudi
Muhamad Hassan al-Sabihi – Saudi
Hamad Fahad al-Dousri – Saudi
Amjad Qassem al-Tiraoui – Jordan
Qassem Saad al-Shamry – Saudi
Ayman Qassem al-Thahalbi – Saudi
Mohamed Ech-Chafihi el-Idrissi – Moroccan

Twitter: @NiaGuaita