Afghanistan. Ambasciata a Roma: diplomatici costretti a tornare in patria su ordine del ministero degli Esteri

di Giuliano Bifolchi * –

Mohammad Haroon Chakhansuri, ministro incaricato degli Affari esteri dell’Afghanistan nominato questo mese, ha ordinato il ritorno di sei dipendenti dell’ambasciata afgana in Italia. Tra i diplomatici che hanno ricevuto l’ordine di tornare in patria potrebbe esserci anche l’attuale ambasciatrice afgana in Italia Helena Malikyar.
Secondo l’agenzia di stampa russa Afghanistan.ru e il canale televisivo afgano Tolo.tv, il il neoministro degli Esteri afgano Haroon Chakhansuri ha imposto il ritorno in patria entro 48 ore per l’ambasciatrice Helena Malikyar e la maggior parte del personale della missione diplomatica in Italia sebbene diversi diplomatici che attualmente lavorano a Roma abbiano iniziato la propria missione nella capitale italiana solo poche settimane fa. Come riportato dal canale Tolo.tv, fonti anonime hanno affermato che la ragione di questa decisione senza precedenti potrebbe essere il disaccordo tra l’ambasciatrice e altri diplomatici afgani.
Inizia subito con una azione di forza significativa il mandato del ministro Haroon Chakhansuri che fin dal suo insediamento ha ricevuto notevoli critiche da parte dei circoli politici afghani che lo hanno accusato di non avere sufficiente esperienza nella sfera diplomatica.
Secondo il portale Afghan-bios.info invece i diplomatici a cui è stato imposto il ritorno in patria sarebbero il consigliere Zubair Joyenda, il primo segretario Ahmad Shah Alizoy, il primo segretario Wajiha Qazizada, il secondo segretario Rahman Nazar Belim e il terzo segretario Abdul Mateen a causa di alcuni problemi creati all’interno dell’Ambasciata stessa.

* Giuliano Bifolchi. Analista geopolitico specializzato nel settore sicurezza, conflitti e relazioni internazionali e direttore di ASRIE Analytica.