Bielorussa. Sanzioni di Canada, Usa, Regno Unito e Ue contro il governo Lukashenko

di Alberto Galvi

A distanza di 10 mesi dalla controversa riconferma di Alexander Lukashenko alla presidenza della Bielorussia, gli Usa, l’Ue, il Canada e il Regno Unito hanno imposto sanzioni a entità che di solito sono aziende, banche o associazioni e ai funzionari bielorussi che fanno parte del regime al potere. Il leader bielorusso si è sempre più rivolto alla Russia per avere supporto geopolitico, mentre Usa, Ue, Canada e Regno Unito hanno chiesto al governo bielorusso di cooperare ad un’indagine internazionale sull’incidente che cos corso maggio ha interessato un volo Ryan diretto dalla Grecia alla Lituania, costretto ad atterrare a Minsk per procedere con l’arresto di un oppositore e della compagna.
Inoltre hanno chiesto di rilasciare immediatamente tutti i prigionieri politici compresi i due che erano sull’aereo, il giornalista Roman Protasevich e la sua fidanzata Sofia Sapega, e avviare un dialogo con l’opposizione democratica e la società civile.
Da parte di Lukashenko non c’è stata alcuna reazione immediata e finora ha negato di aver brogliato il voto e ha accusato il giornalista Roman Protasevich di tramare una rivolta.
L’Ue ha imposto divieti di viaggio e il congelamento dei beni per un totale di 166 persone e 15 entità statali. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell ha presieduto l’incontro in Lussemburgo dove il blocco delle 27 nazioni europee stava anche elaborando sanzioni economiche nei settori petrolifero, tabacco, finanziario e potassio della Bielorussia.
L’Ue ha importato dalla Bielorussia lo scorso anno 1,2 miliardi di euro più di 1 miliardo di euro di petrolio greggio e prodotti correlati come carburante e lubrificanti. La Bielorussia fa affidamento anche sui prestiti delle banche commerciali e di sviluppo europee.
Il blocco delle 27 nazioni europee vieterà le esportazioni in Bielorussia di qualsiasi attrezzatura di comunicazione che potrebbe essere utilizzata per lo spionaggio e inasprirà l’embargo sulle armi.
Nel frattempo il dipartimento del Tesoro degli Usa in una dichiarazione ha affermato di aver inserito nella lista nera 16 persone del regime bielorusso e cinque società in risposta all’aumento di violenze e repressioni del governo Lukashenko.
Per quanto riguarda il Canada, le sanzioni annunciate fanno parte di un più ampio sforzo diplomatico del paese nordamericano per trovare una strada verso un cambiamento positivo nell’attuale situazione in Bielorussia, contro le violazioni della libertà di stampa, della libertà di espressione e dei diritti umani.
Il Regno Unito ha annunciato di aver imposto divieti di viaggio e congelamento dei beni contro funzionari di alto livello bielorussi, così come la società petrolifera BNK (UK) Limited. Nel settembre dello scorso anno il Regno Unito ha annunciato sanzioni per le violazioni dei diritti umani contro figure di spicco del governo bielorusso, di Lukashenko e di suo figlio.
La comunità internazionale ben rappresentata da questi paesi ha dimostrato attraverso gli embarghi il loro disappunto nei confronti della Bielorussia.
Dallo scorso anno l’ex Repubblica sovietica è in crisi, dopo che sono scoppiate le proteste di piazza che hanno definito l’elezione presidenziale truccata. Le misure sanzionatorie hanno preso di mira le persone accusate dei brogli elettorali e i responsabili della repressione che ne è seguita da parte della polizia e dell’esercito.