Centrafrica. I Seleka occupano Bangui. Truppe dalla Francia

di Giacomo Dolzani –

Sono passate solo poche ore dall’assalto ai palazzi del governo e alla residenza presidenziale a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, da parte dei ribelli Seleka che già un contingente di militari francesi è stato inviato in città al fine, a dire di Parigi, di proteggere i connazionali che si trovano nello stato africano.
Già ieri erano giunti a Bangui 200 soldati francesi, a cui se ne sono aggiunti oggi altri 150, portando a 600 il numero di effettivi che sono stati schierati per il controllo del paese.
Lo scontro tra esercito regolare centrafricano, agli ordini del presidente Francois Bozizé, e i guerriglieri Seleka era già in atto da diversi mesi per varie motivazioni, tra cui l’accusa dei ribelli a Bozizé di non aver rispettato gli accordi di pace firmati nel 2007.
La richiesta principale della coalizione Seleka sono le dimissioni del presidente che non ha però dato nessun segno di cedimento, fatto che ha scatenato la guerra civile aggravando ulteriormente le condizioni di un paese già di per se disastrato.
Dopo mesi di schermaglie, in cui la linea del fronte variava giorno per giorno e a Libreville, sotto l’egida delle Nazioni Unite, si cercava un accordo per ristabilire la pace, ieri le truppe Seleka hanno marciato su Bangui senza riuscire a catturare il presidente Bozizé che non era più in città, ma occupando comunque le sedi del governo e causando la fuga in massa di molti abitanti della città, spaventati dall’arrivo dei miliziani e dalle possibili rappresaglie contro chi ha sostenuto le truppe governative.
A Bangui è anche presente un ospedale pediatrico gestito da Emergency: le notizie che riferisce lo staff medico alle agenzie parlano di una situazione molto tesa in cui cominciano a mancare cibo, medicine e dove persino l’acqua sta diventando un bene prezioso.