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In luglio era stata data la notizia di quattro alti dirigenti locali della compagnia farmaceutica britannica GlaxoSmithKline arrestati con l’accusa di corruzione: si trattava del responsabile della direzione operativa della compagnia in Cina, di quello degli affari giuridici, di quello degli affari economici e di quello delle risorse umane, i quali, stando alle accuse, avrebbero pagato tangenti per spingere “funzionari governativi, ospedali e medici” a fare uso ed a promuovere i loro prodotti. Le accuse rivolte dagli inquirenti parlavano anche del ricorso ad “altri canali, come le agenzie di viaggio, mazzette e patrocini” ed addirittura di aver procurato i favori sessuali di prostitute ai vari funzionari per chiudere un occhio sull’aumento illegale dei prodotti farmaceutici della Glaxo. Oltre ai quattro alti dirigenti erano stati fermati anche una ventina di funzionari.
Oggi è arrivata la notizia della confessione, fondamentale nel sistema giuridico cinese in quanto indica il “pentimento”, del britannico Peter Humphrey e della moglie statunitense, fondatori della società ChinaWhys, la quale serviva da anni diversi clienti, fra cui la multinazionale GlaxoSmithKline.
